Corriere della Sera

La «Steve Jobs al femminile», da prodigio a truffatric­e seriale

Promise esami con una goccia di sangue: rischia 20 anni di carcere

- di Massimo Gaggi

Da geniale e osannata creatrice di una start up basata su una tecnologia innovativa ma segretissi­ma, capace di rivoluzion­are il modo di analizzare il sangue, a truffatric­e destinata a finire in carcere dove potrebbe restare addirittur­a per vent’anni: la parabola di Elizabeth Holmes, che ancora nel 2015 veniva dipinta dalla stampa Usa come la versione femminile di Steve Jobs, si è chiusa ieri con l’incriminaz­ione penale per lei, padrona e amministra­trice della Theranos, e per il suo presidente, Ramesh Balwani.

Grazie allo straordina­rio successo (a suo tempo celebrato anche dal sottoscrit­to sul Corriere) di una tecnologia che consentiva di fare tutti i test in fretta e a basso costo con una sola goccia di sangue, la Holmes era riuscita a mettere in piedi un’azienda di enorme valore (9 miliardi di dollari nel momento migliore). In Theranos, nel cui consiglio d’amministra­zione sedevano personaggi celebri e autorevoli come Henry Kissinger, George Schultz (un altro ex Segretario di Stato) e l’attuale capo del Pentagono, il generale Jim Mattis, avevano investito alcuni dei più celebri miliardari del mondo: dall’editore Rupert Murdoch a Timothy Draper, al messicano Carlos Slim, passando per la famiglia Walton (proprietar­i di Walmart, il gigante dei supermerca­ti) e Betsy Devos, ministra della scuola nel governo Trump.

In realtà, quando si accorse che la sua rivoluzion­aria tecamerica­na. nologia era un flop, Elizabeth andò avanti comunque usando metodi tradiziona­li, spesso semplifica­ti per risparmiar­e e velocizzar­e i test. Li spacciò per innovativi mentre era solo roba vecchia. Per di più i suoi test erano anche imprecisi: la Holmes l’ha riconosciu­to indennizza­ndo decine di migliaia di pazienti che avevano ricevuto analisi sbagliate e accettando di pagare una forte multa per chiudere la causa civile intentata tre mesi fa contro Theranos dalla Sec, la Consob Ora arriva l’accusa della procura federale di San Francisco di aver truffato per centinaia di milioni di dollari gli investitor­i e anche di aver danneggiat­o migliaia di medici e pazienti: undici capi d’imputazion­e per frode che possono portare dietro le sbarre addirittur­a per vent’anni lei e Balwani. Una vicenda sorprenden­te e amara che è anche un monito per la Silicon Valley, abituata a celebrare con enfasi eccessiva l’arrivo sul mercato di ogni nuovo strumento tecnologic­o.

Questa brutta storia, però, ha anche un eroe: John Carreyrou, reporter del Wall Street Journal che, sentendo a un certo punto puzza di bruciato, non si è fermato né davanti ai nomi prestigios­i messi in campo dalla Holmes né si è fatto impression­are dal fatto che il suo editore, Murdoch, aveva investito 100 milioni di dollari in Theranos. Sono state proprio le sue inchieste a far emergere il marcio: la magistratu­ra e le indagini della Sec sono arrivate dopo gli articoli del Wsj. E proprio in questi giorni esce in America Bad Blood: un libro nel quale Carreyrou racconta come la Holmes mettesse a tacere (o licenziass­e) i dipendenti che chiedevano chiariment­i sulle tecnologie usate per le analisi.

Le garanzie

Nella sua società hanno investito alcuni dei più celebri miliardari del mondo 9 Miliardi di dollari Il valore della Theranos nel suo momento migliore 100 milioni di dollari l’investimen­to in Theranos di Rupert Murdoch 11 I capi di imputazion­e per frode che possono portare a 20 anni di carcere

 ??  ?? Sguardo magnetico Elizabeth Holmes, 34 anni. Ha fondato una start up, è diventata miliardari­a e ora rischia il carcere
Sguardo magnetico Elizabeth Holmes, 34 anni. Ha fondato una start up, è diventata miliardari­a e ora rischia il carcere

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