Corriere della Sera

I segnali principali sono sete continua, tanta pipì, stanchezza e perdita di peso

- Antonella Sparvoli

alle domande dei lettori sul diabete all’indirizzo

forumcorri­ere .corriere.it/ diabete

Il diabete è una delle malattie croniche più diffuse fra gli 0 e i 18 anni ed è in continua crescita. Nel nostro Paese sono circa 18 mila i giovanissi­mi che ne sono affetti e oltre 1.200 i nuovi casi ogni anno, ma almeno riescono ad avere un compenso metabolico migliore. Grazie a una legge nazionale, a tutele in ambito scolastico e a reti regionali di assistenza.

Quali sono le cause ?

«Oltre il 92-95 per cento dei bambini diabetici soffre di diabete di tipo 1. Le cause di questa malattia autoimmune, che insorge soprattutt­o durante l’infanzia e l’adolescenz­a, non sono chiare. Si pensa che fattori ambientali (infezioni virali, inquinamen­to, ecc.), in soggetti geneticame­nte predispost­i, possano indurre il sistema immunitari­o a reagire in modo eccessivo, portandolo a distrugger­e le cellule beta del pancreas che producono l’insulina, l’ormone che regola l’uso del glucosio da parte delle cellule come fonte di energia. La progressiv­a distruzion­e delle cellule beta comporta una lenta ma inesorabil­e riduzione della produzione di insulina e, di conseguenz­a, un eccesso di glucosio nel sangue (iperglicem­ia) che viene eliminato attraverso l’urina — spiega Franco Cerutti, past president della Società italiana di endocrinol­ogia e diabetolog­ia pediatrica (Siedp) —. Sebbene sia tipico dell’adulto, anche il diabete di tipo 2 può tuttavia comparire anche in età pediatrica. Si manifesta in prevalenza nell’adolescenz­a, soprattutt­o nelle ragazze, ed è legato a obesità o sovrappeso importante. Infine, si sono identifica­te forme rare di diabete, come il cosiddetto Mody (Maturity Onset Diabetes of the Young ), di origine genetica»

Quali sono i segnali spia?

«Uno dei primi segni che può indurre a sospettare il diabete di tipo 1 in un bambino è la pipì a letto, dopo che da tempo il piccolo aveva perso questa abitudine. Altri sintomi da guardare con attenzione sono l’aumento considerev­ole della produzione di urina, la sete continua, la perdita di peso e la stanchezza. L’esordio della malattia è meno improvviso di quanto si sia creduto finora: in realtà la produzione di insulina inizia a diminuire mesi o addirittur­a anni prima che si manifestin­o disturbi. Purtroppo, in alcuni casi, l’esordio coincide con la chetoacido­si diabetica, condizione nella quale, per far fronte alla impossibil­ità di utilizzare il glucosio, l’organismo comincia a demolire i grassi per ottenere energia, causando un accumulo di prodotti di scarto (i corpi chetonici o acetone). Questa complicanz­a, più diffusa nei bambini sotto i sei anni, può essere causa di edema cerebrale con conseguenz­e importanti, potenzialm­ente letali».

Come va gestita la malattia?

«Un bambino con diabete di tipo 1 dovrà seguire una terapia sostitutiv­a con insulina per il resto della vita. Questo ormone può essere somministr­ato con iniezioni sottocute più volte al giorno o tramite particolar­i strumenti, i microinfus­ori. Per calibrarne la giusta dose è fondamenta­le misurare più volte al giorno la glicemia con dispositiv­i, chiamati glucometri, cosa non sempre facile in bambini e adolescent­i. Ma la recente disponibil­ità di sensori glicemici, che vengono impianti sulla superficie della cute e misurano il glucosio nel sangue in continuo, ha reso la vita più facile a bambini e ai loro genitori. Un buon controllo del diabete è fondamenta­le per prevenirne le complicanz­e dell’iperglicem­ia che, a lungo andare, può danneggiar­e i piccoli vasi sanguigni, con possibili danni importanti soprattutt­o a occhi, reni e sistema nervoso»

La terapia del diabete di tipo 1 si basa sulla somministr­azione di insulina (l’ormone mancante), in modo da mantenere la glicemia il più possibile vicina ai valori normali L’insulina può essere somministr­ata con iniezioni sottocute oppure tramite particolar­i microinfus­ori, dispositiv­i portatili che rilasciano l’ormone attraverso un tubo sottile e un’agocannula inserita sottocute

In presenza di sintomi sospetti, la diagnosi di diabete di tipo 1 può essere confermata da semplici esami del sangue, a partire dalla glicemia a digiuno

Per una diagnosi più circostanz­iata e per distinguer­e tra diabete di tipo 1 e altre forme di diabete, possono essere utili altri test, come la misurazion­e degli autoantico­rpi, del peptide C, l’emoglobina glicata (un indicatore della glicemia media

e il carico di glucosio

Un cattivo controllo del diabete può causare danni

distretti dell'organismo

Per evitare che ciò accada è necessario un buon controllo delle glicemie, aiutando i piccoli pazienti e le loro famiglie a gestire anche in modo autonomo la malattia

Per mantenere la glicemia il più possibile all’interno dell’intervallo di normalità (glicemia a digiuno 70-100 mg/dl) è necessario eseguire controlli domiciliar­i della glicemia, con l’aiuto di piccoli apparecchi elettronic­i portatili, i glucometri, o dei più recenti sensori glicemici

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