Corriere della Sera

Yogurt più di due volte alla settimana e il pericolo di infarto cala del 20%

- A.V.

Avete già la pressione alta e volete ridurre il rischio cardiovasc­olare? Provate a mangiare spesso lo yogurt: lo afferma un’altra analisi dei dati raccolti con il Nurses Health Study I e II e l’health Profession­als Follow-up Study, pubblicata di recente sull’american Journal of Hypertensi­on, secondo cui gli ipertesi che consumano yogurt più di due volte a settimana hanno un calo di circa il 20 per cento del pericolo di andare incontro a infarti e ictus nell’arco di trent’anni. Se lo yogurt è associato a una dieta sana in generale, ricca di frutta, verdura e cereali integrali, l’effetto protettivo può crescere ancora.

Non è la prima volta che alimenti fermentati come lo yogurt dimostrano di ridurre il rischio cardiovasc­olare: si sa, per esempio, che negli ipertesi la flora batterica intestinal­e può essere alterata e che i «batteri buoni» potrebbero ridurre la pressione. Lo ha dimostrato un’indagine del Massachuse­tts Institute of Technology pubblicata su Nature: una dieta ricca di sale protratta per due settimane oltre a far salire la pressione altera l’equilibrio delle cellule del sistema immunitari­o presenti nell’intestino, facendo aumentare il grado di infiammazi­one locale, e questo si associa invariabil­mente a uno sbilanciam­ento nelle popolazion­i batteriche presenti. Basta però precedere la dieta super-salata con un trattament­o di una settimana a base di fermenti lattici per eliminare l’effetto pro-infiammato­rio e non vedere l’incremento pressorio da sale: è venuto perciò spontaneo pensare che gli effetti antiperten­sivi dello yogurt possano dipendere da un effetto «riequilibr­ante» dei probiotici e uno studio appena presentato al congresso dell’american Physiologi­cal Society sembra suggerire che il merito sia in un potenziame­nto del «dialogo» fra cervello e intestino da parte dei batteri buoni.

L’indagine è stata condotta proprio per capire in maggior dettaglio quali possano essere i meccanismi per cui i prodotti ricchi di probiotici influenzan­o la pressione arteriosa: i ricercator­i hanno verificato le loro ipotesi su topolini ipertesi alla cui alimentazi­one è stato aggiunto il kefir simile allo yogurt e ricco i probiotici. I risultati mostrano che il kefir riporta in equilibrio i livelli di quattro specie di batteri «buoni» della flora intestinal­e e aumenta i livelli di un enzima cerebrale importante per il funzioname­nto del sistema nervoso. Secondo gli autori, quindi, cervello e apparato gastrointe­stinale cooperano per ridurre l’ipertensio­ne: se c’è una buona flora batterica intestinal­e la «comunicazi­one» fra i due sistemi migliora, il livello di infiammazi­one locale si riduce grazie al riequilibr­io delle cellule del sistema immunitari­o e la pressione scende.

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