I Mondiali di calcio, l’occasione di Mediaset per catalizzare gli ascolti
Sono iniziati i Mondiali di calcio in Russia, e l’effetto si fa sentire fin dal primo giorno di messa in onda. Mondiali particolari questi del 2018, senza l’italia in campo e con la partita inaugurale in onda nel daytime. La cerimonia inaugurale trasmessa a metà pomeriggio ha raccolto una media di 2.116.000 spettatori, per una share del 20,4%. È stata poi la volta del pre-partita, seguita da 2.817.000 spettatori medi, per una share del 26,6%. Nonostante il match non fosse particolarmente rilevante, la Russia in campo contro l’arabia Saudita ha attratto 3.441.000 spettatori, per una share del 29,8% di share. Nel complesso, il primo pomeriggio di Mondiali, dalle due del pomeriggio fino alla fascia preserale, ha conquistato un ascolto di 2.262.000 spettatori, per una share del 18%.
Sebbene non si tratti che del «primo assaggio», la scomposizione dell’ascolto della prima giornata offre già alcuni elementi interessanti per capire se l’acquisto dei diritti è stata una buona mossa per Mediaset.
Si può osservare in primo luogo che il target commerciale supera, seppur di poco, l’ascolto più generale: nella fascia fra 25 e 54 anni la share sale fino al 20,6% (per l’intero pomeriggio di inaugurazione e match). Abbastanza prevedibile la prevalenza del pubblico maschile, target su cui la share raggiunge il 25% (di contro al 13,3% raccolto fra le donne). L’ascolto si concentra poi sulle fasce giovani e giovani-adulte: miglior risultato fra i 15-24enni, col 23% di share. Seguono i 2534enni (22,5%) e i 35-44enni (21,3%). Buoni risultati trasversali ai diversi livelli di educazione, con una buona presenza di laureati (18% di share). Da venerdì sono iniziate partite più importanti, con una messa in onda in prime time: l’occasione, in assenza di altra offerta, per catalizzare gli ascolti della seconda metà del mese di giugno (a. g.). In collaborazione con Massimo Scaglioni
elaborazione Geca Italia su dati Auditel