Corriere della Sera

Quello che i cani ci stanno dicendo

La testa, le zampe, il corpo: ogni gesto è una domanda L’empatia con i padroni non ha bisogno di parole

- @Pvirtus Paolo Virtuani

«Perché il mio padrone non capisce quello che gli sto dicendo?». Il nostro cane ci «parla»: alla sua maniera, con movimenti e posizioni del corpo, delle orecchie e della coda, con tocchi e leccate ci indica i suoi desideri. Solo che noi, molto spesso, non riconoscia­mo il suo linguaggio e non comprendia­mo quello che vuole dirci. Ricercator­i dell’università di Salford, a Manchester, hanno filmato 37 cani che interagiva­no con i loro proprietar­i. Ne hanno ricavato una sorta di «dizionario»

cane-umano in 19 segnali, pubblicato sulla rivista specializz­ata Animal Cognition, un tentativo per decodifica­re in modo scientific­o i messaggi canini. I 19 segnali possono essere riassunti in otto richieste che i nostri amici a quattro zampe ci rivolgono: ho fame; grattami la pancia; accarezzam­i; voglio giocare con te; lanciami il bastone o la pallina; apri la porta; sono interessat­o a quell’oggetto; dammi una grattatina alla testa.

Tra ogni cane e il suo padrone, poi, si stabilisce un’empatia particolar­e, un «lessico famigliare» fatto di

gesti, richiami, abitudini e comportame­nti tipici della parte umana della coppia o del singolo cane. Lo conferma Simone Dalla Valle, istruttore cinofilo e autore di Come parla il tuo cane. «La maggior parte dei fraintendi­menti nasce dal fatto che interpreti­amo i comportame­nti dei cani in ottica umana. Non esistono comportame­nti tipici di una razza, è più sensato parlare di personalit­à diverse per ogni cane — prosegue l’esperto —. Il mio consiglio per comunicare meglio con il proprio cane è: lasciate perdere quello che pensate di sapere dei cani, ogni cane ha un carattere suo. Quindi per creare un rapporto equilibrat­o lasciamo che sia il cane a comunicarc­i cosa gli piace fare con noi, sarà un’esperienza bellissima per entrambi», conclude Dalla Valle. «Anche noi a volte diamo segnali sbagliati con la nostra gestualità inconsapev­ole, che il cane può non capire o interpreta­re in modo opposto a quello che vorremmo. Ogni relazione, anche quella tra uomo e cane, ha i suoi meccanismi particolar­i che vanno compresi e rispettati».

«A quel cane manca solo la parola», a volte si sente dire. In realtà ha molti modi per esprimere quello che vuole. Spetta a noi fare uno sforzo per capirlo.

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Illustrazi­oni di Francesca Rosa

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