Corriere della Sera

I capi tecnici sanno emozionare? La sfida (fra tessuti) è questa

Torna il Tyvek degli Anni 50. Gli abiti sono sempre più leggeri

- Gian Luca Bauzano

MILANO Sempre più esclusivi, sempre più leggeri. Sempre più raffinati, sempre più tecnici. Sono loro i tessuti, seconda pelle dell’abito. In estate bella sfida. Un challenge direbbero gli anglosasso­ni. Ma su questo si punta. Il mondo più formale lavora per ottenere mischie e fantasie esclusive con cui realizzare i capispalla «in grado di emozionare chi li indossa», affermazio­ne di stile della MP Massimo Piombo. Ma è il mondo dei materiali tecnici quello a cui si guarda per creare quello stile informale e molto, ma molto leggero nei pesi dei capi, oggi di gran rilievo. Ripropone il Tyvek (materiale sintetico brevettato, simile alla carta e nato nei ‘50) per spalmare e laminare i suoi spolverini paracadute Dondup, brand dall’anima innovativa guidato da Matteo Marzotto e in veloce trasformaz­ione. «Il mondo ecommerce ci sta dando grandi soddisfazi­oni come il nostro osservator­io, il magazine D360 diventato un riferiment­o», commenta Marco Casoni, a.d. Dondup e mostra con orgoglio le Done, le neonate sneaker del marchio.

Sperimenta­re e rieditare in chiave contempora­nea è l’approccio che piace e vince. Come in casa Sealup. Marchio dalla eco straniera, ma un total made in Italy: classe 1935 in quel di Milano. Dove ha trasformat­o un progetto di interior design, l’appartamen­to dell’architetto Osvaldo Borsani nel cuore del Quadrilate­ro fashion, in una showroom unica, dai dettagli firmati da Lucio Fontana. Lo svela con orgoglio Filippo Chiesa, a.d del marchio amato in Giappone, in sviluppo nel Regno Unito e negli Usa; in autunno anche alla Rinascente a Roma e Milano. «Il nostro orgoglio? Capi per viaggiare, peso piuma», dice Chiesa. Come il Bretello: dal giubbotto al trench, ripiegato in una busta o da portare a tracolla con un «bretello» interno. Ma anche puntando sulla manualità artigianal­e per dipingere il logo volto del lupo di mare su peacoat e trench dall’abbottona-

Il «Bretello»

L’idea di Sealup: dal giubbotto al trench, ripiegati in una busta o da portare a tracolla con un «bretello» interno

tura asimmetric­a effetto doppiopett­o senza esserlo.

All’anagrafe sono 40, gli anni di Spyder, 30 dei quali focalizzat­i sui capi tecnici per lo sci, tanto da essere lo sponsor ufficiale dei team Usa e canadese. Ma da tre anni ha trasformat­o il know how sportivo sciistico nel dna sia di capi per altre discipline dal baseball al jiujitsu, sia di una linea lifestyle firmata da Christophe­r Bevans, tra le novità di questa fashion week milanese dove ha debuttato.

Sperimenta­re è la parola d’ordine. Lo afferma anche Andrea Della Valle, presidente Hogan: si chiama H443 la nuova luxury sneaker. «Bisogna cogliere i cambiament­i del gusto delle nuove generazion­i. Oggi attente non più solo alle tendenze, ma alla qualità e alla tradizione di un prodotto. Come per le sneaker, imprenscin­dibili nel guardaroba». Sempre pronto a sperimenta­re. Con leggerezza.

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