Suning non vende ma Thohir può uscire
I cinesi non cedono, l’indonesiano vuole capitalizzare
Qualcuno la vuole, ma l’inter non è in vendita. Nei mesi scorsi un fondo d’investimenti avrebbe avanzato un’offerta per il club nerazzurro respinta da Suning, perché insoddisfacente. La società nerazzurra nega che siano arrivate proposte, è stato lo stesso Steven Zhang a rassicurare i dipendenti sull’impegno della proprietà cinese nell’inter. L’indiscrezione è stata lanciata da Premium Sport, il club ha smentito, il Sole 24 Ore ha poi tentato di far chiarezza sui movimenti parlando di offerta ricevuta e respinta e aggiungendo che «l’inter non è ufficialmente in vendita. E quando si dice ufficialmente in vendita significa che è stato affidato un incarico per cederla a una banca d’affari». Mandato che oggi non risulta.
Suning ha acquistato l’inter appena due anni fa, investendo circa 600 milioni nel club. Una cifra molto elevata. La proprietà cinese è riuscita a riportare il club in Champions League dopo sei anni di assenza e finalmente a «riveder le stelle» come ricorda lo slogan preso dalla Divina Commedia di Dante per lanciare la campagna abbonamenti aperta ieri. Da tempo ha tracciato una linea finanziaria chiara e da cui non si deroga: l’inter deve riuscire a sostenersi con le sue forze (in quest’ottica va letto il bond da 300 milioni lanciato prima di Natale) e non dipendere da iniezioni di capitale dell’azionista In uscita
Erick Thohir, ex proprietario dell’inter tra le mascotte dei Giochi asiatici (Reuters)
cinese. La strategia di Suning è dettata da due differenti motivi: le linee guida del governo cinese, non incline agli investimenti esteri nell’ambito di sport e spettacolo e il fair play finanziario dell’uefa.
Il patron di Suning, Jindong Zhang, è sempre più vicino al governo di Pechino. È stato eletto nell’assemblea Nazionale del Popolo, è vicepresidente della Federazione cinese per il commercio e l’industria e guida un’azienda tra le prime trenta al mondo per fatturato: non può non decidere in linea con il partito.
Suning non vende, si sta invece muovendo il socio di minoranza: Erick Thohir. L’indonesiano è ancora formalmente il presidente nerazzurro e, seppur sempre più defilato e lontano dal club, detiene circa il 30 per cento del club. Suning non ha intenzione di liquidarlo, anche perché Thohir chiede una cifra tra i 150 e i 200 milioni. L’ex proprietario però è intenzionato a capitalizzare la sua quota, forte anche dell’ingresso in Champions e Suning accoglierebbe a braccia aperte un nuovo socio che potrebbe, tra l’altro, liberarlo dal contratto con l’indonesiano, pieno di vincoli. E l’inter magari potrebbe rivedere davvero le stelle.