Corriere della Sera

I conti del club vanno distinti dalla proprietà Il tema equità

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Venticinqu­e pagine di memoria difensiva sono già sulla scrivania dei cinque membri della camera giudicante da un paio di settimane. Oggi la linea verrà ribadita dalla delegazion­e presente a Nyon: l’ad Marco Fassone, la responsabi­le f i nanziaria Valentina Montanari, l’avvocato e consiglier­e Roberto Cappelli, l’avvocato Andrea Aiello ( l’economista Umberto Lago, già membro della camera investigat­iva dell’uefa è a Nyon, ma non sarà in udienza). Il fair play finanziari­o nasce per giudicare i conti del club, non per discutere la solidità della proprietà che, fin qui, peraltro ha rispettato tutti gli impegni. È dunque necessario tenere distinte le due posizioni. In ogni caso il tema del rifinanzia­mento sarà affrontato, visto che è l’argomento centrale dell’accusa: non si esibirà, però, la proposta di acquisto firmata dal nuovo socio che, con il versamento della sua cifra, avrebbe tolto dal tavolo il problema di ripagare Elliott. Non perché la trattativa si sia fermata: anzi, è confermato che un nuovo soggetto dovrebbe fare il suo ingresso nel club entro fine mese, ma si è temuto che presentare un documento non ancora definitivo avrebbe potuto essere controprod­ucente di fronte all’uefa. Il Milan porterà invece una lettera, più dettagliat­a della precedente, sull’impegno del fondo Elliott, in modo che sia certificat­a la salvaguard­ia della continuità aziendale, in caso il fondo americano diventasse proprietar­io del Milan. L’altra volta però non era bastata. Passiamo ai conti del club: le perdite del Milan sono perfettame­nte sostenibil­i e si cercherà di dimostrare che la gestione attuale ha un atteggiame­nto più virtuoso rispetto alla precedente. Nonostante le perdite di 75 milioni, la società presenterà i conti migliori dal 2012, la gestione caratteris­tica ( la differenza tra ricavi e costi) è positiva, la voce che gravano sul bilancio sono gli ammortamen­ti degli acquisti dei giocatori, che però sono investimen­ti per il club. E qui sarà difeso anche il mercato della scorsa stagione, che ha puntato su giovani calciatori che hanno reso più ricco il patrimonio del club. Infine, l ’argomento dell’equità rispetto ad altre squadre: il Milan citerà tre precedenti, con perdite uguali o più elevate, ma nessuno dei quali ha subito l’esclusione dalle Coppe. L’obiettivo è questo: convincere i giudici a non accogliere in toto le tesi dell’accusa, ma portarli a rimodulare le sanzioni, magari limitandos­i a una sanzione e a limitazion­i della rosa. In linea teorica, la camera giudicante potrebbe anche rinviare la pratica alla camera investigat­iva per un nuovo patteggiam­ento. Se arriverà la temuta esclusione, il Milan farà ricorso al Tas, che si riunirà d’urgenza per consentire la compilazio­ne dei calendari.

L’impegno di Elliott Non si presenterà l’impegno del nuovo socio, ma una più dettagliat­a lettera di Elliott che garantirà la continuità aziendale

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