Porta la Nasa in tribunale «Quella polvere di Luna me la regalò Armstrong»
Un contenzioso lunare dovrà essere presto affrontato dalla corte federale del Kansas. Le parti in causa sono da una parte la Nasa e dall’altra la signora Laura Murray Cicco che rivendica il diritto di proprietà su una fialetta riempita di polvere lunare. Gliel’aveva regalata Neil Armstrong, il primo uomo a sbarcare sulle sabbie seleniche nel luglio di 49 anni fa, con un biglietto affettuoso: «A Laura Ann Murray - La migliore delle sorti». Laura era allora una bimba di 10 anni e il papà Tom era amico del grande astronauta.
Il guaio è che la Nasa ora rivuole indietro la fialetta ritenendo il contenuto di sua proprietà perché frutto di un viaggio dell’agenzia spaziale. Armstrong aveva portato sulla Terra nella navicella Apollo 11 ben 21,55 chilogrammi di pietre e sabbia conservate assieme all’altro materiale raccolto dai 12 astronauti lunari in camere blindate del centro spaziale di Houston. Alcuni frammenti erano stati regalati a capi di Stato e qualcosa era rimasto ai protagonisti delle straordinarie imprese.
La vertenza dura da un po’ e già un’altra corte si era espressa a favore della Nasa. Laura si è rivolta ai giudici del Kansas sostenendo il diritto alla proprietà grazie al biglietto autografo dell’astronauta. In passato si erano verificati casi di vendita di polvere lunare falsa. Perciò il tribunale ha fatto esaminare la fialetta per stabilirne l’autenticità. Lo è secondo un laboratorio del Massachusetts, mentre un altro ha espresso dubbi. Un altro campione di polvere, sempre donato da Armstrong alla moglie di un operaio della Nasa, nel 2011 era finito in tribunale, ma i giudici non si pronunciarono. La materia è intricata: il trattato internazionale sul diritto dei corpi celesti lascia aperte varie interpretazioni. Parola ai giudici del Kansas.