Premio Viareggio-Rèpaci, la carica dei finalisti
Con l’assegnazione dei riconoscimenti speciali, la selezione delle terne finaliste e la vittoria di un romanzo di formazione nella sezione Opera prima, si avvicina alla fase finale l’89° Premio Viareggio-Rèpaci.
Per cominciare, ecco le terne degli scrittori finalisti, scelti dalla giuria presieduta da Simona Costa: per la sezione Narrativa, si tratta di Fabio Genovesi con il romanzo (e quasi autofiction) di ambientazione versiliana Il mare dove non si tocca (Mondadori), Luigi Guarnieri con il biografico Forsennatamente Mr Foscolo (La nave di Teseo) e Giuseppe Lupo con l’Italia Anni 60 e 80 de Gli anni del nostro incanto (Marsilio).
Per la Poesia entrano nella terna Roberta Dapunt con Promemoria (Einaudi), Guido Mazzoni con La pura superficie (Donzelli) e Giancarlo Pontiggia con Il moto delle cose (Mondadori). Per la saggistica, sono finalisti Vittorio Lingiardi con Mindscapes. Psiche nel paesaggio (Raffaello Cortina), Guido Melis con La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista (il Mulino) e Luigi Sampietro con La passione per la letteratura (Aragno). I selezionati nelle terne hanno già ottenuto il Premio Giuria e si disputeranno la finale del Viareggio-Rèpaci.
Vi sono anche molti riconoscimenti già assegnati: il Viareggio Opera prima per la narrativa va a Simone Somekh per Grandangolo (Giuntina), storia di formazione in cui il protagonista, Ezra, avvicina e fotografa mondi lontani come le comunità ebraiche ortodosse o i protagonisti della primavera araba. Già assegnati anche il premio speciale Città di Viareggio, che va a Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale; il premio ViareggioVersilia, a Gian Carlo Caselli; e il premio Viareggio del Presidente, a Nerio Nesi.
La proclamazione dei vincitori delle terne e la consegna di tutti i riconoscimenti saranno il 26 agosto a Viareggio (provincia di Lucca) al Centro Congressi «Principino».