Corriere della Sera

Una mecenate per Brera, la «Rosa» a Rena De Sisto

Consegnato alla responsabi­le dei programmi culturali di Bank of America Merrill Lynch il riconoscim­ento per le sue attività a favore dell’istituzion­e milanese

- Di Pierluigi Panza

La Rosa di Brera — una varietà creata dal floricolto­re Vittorio Barni a Pistoia ma che cresce ora anche in un’aiuola del settecente­sco Orto botanico — è, dall’anno scorso, anche il premio che viene assegnato a un benefattor­e del complesso braidense, una specie di Leone d’oro milanese. L’anno scorso, alla prima edizione, il riconoscim­ento è andato ad Aldo Bassetti, imprendito­re, collezioni­sta e presiedent­e dal 2007 dell’associazio­ne Amici di Brera. Quest’anno a riceverlo è stata Rena De Sisto, global executive for Arts & Culture and Women’s programs di Bank of America Merrill Lynch, istituto da anni impegnato nel sostegno al complesso di Brera.

«Le persone fanno la differenza e quando la persona giusta si trova nella posizione giusta, il mondo può cambiare in meglio», ha dichiarato il direttore James Bradburne nell’assegnare il riconoscim­ento. «Nell’ultimo decennio Rena De Sisto è stata responsabi­le della creazione del visionario progetto di conservazi­one dell’arte di Bank of America Merrill Lynch, che ha visto, tra l’altro, il restauro della scultura di Napoleone (2014) nel cortile di Brera, il restyling del laboratori­o trasparent­e di restauro della Pinacoteca, e il restauro della monumental­e tela di Tiepolo, La Madonna del Carmelo tra i santi. Il sostegno di Merryl Lynch a Brera si è esteso alla mostra Winckelman­n a Milano della Biblioteca Braidense (realizzata con l’istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere) e a varie presentazi­oni. Inoltre, Merryl Lynch ha sostenuto iniziative al Castello Sforzesco e al Museo del Novecento, rendendo gratuito l’ingresso per i primi anni.

De Sisto, italo-americana, laureata in marketing-communicat­ion, ha creato il Bank of America Art Conservati­on Project che ha realizzato più di 120 progetti di conservazi­one in 30 Paesi. Tali progetti includono la Nike di Samotracia al Louvre, i cartoon di Diego Rivera in Messico e a Detroit, numerosi dipinti di Jackson Pollock al Museum of Modern Art di New York, il Codice Trivulzian­o di Leonardo da Vinci al Castello Sforzesco. Appassiona­ta di opera italiana, De Sisto è anche nel board del Metropolit­an. Sosterrà la mostra del 2019 di Leonardo al Louvre.

Il premio è stato consegnato durante una cerimonia alla Pinacoteca; consiste in una spilla in oro e smalto rosa che sfoggia una rubellite di 1,13 centimetri circondata da una corolla di diamanti realizzata dal gioiellier­e Giampiero Bodino. Nel riceverlo, De Sisto ha dichiarato che è «evidente il cambiament­o in corso a Brera con Bradburne» e ha ricordato quando venne in Italia per la prima volta a 13 anni a visitarne i monumenti.

A testimonia­nza della continuità d’azione di questi sostenitor­i segnaliamo che il premiato dello scorso anno, Aldo Bassetti, ha regalato alla Pinacoteca il bozzetto preparator­io per la grande tela di Giovanni Battista Lampi Ritratto del principe Wenzel Anton von Kaunitz-rietberg, conservata nella Gemäldegal­erie di Vienna.

Continuità

L’anno scorso era stato premiato Aldo Bassetti che ora ha donato un lavoro alla Pinacoteca

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