Corriere della Sera

Milano capitale della finanza I «big» dei fondi a consulto

Vertice dei supergesto­ri al Pavillon Unicredit, l’incontro Mediobanca

- di Sergio Bocconi

Tra il nuovo financial district e la tradiziona­le city, Milano diventa in questi giorni capitale mondiale della finanza. Oltre 400 investitor­i istituzion­ali globali, responsabi­li complessiv­amente di un patrimonio intorno ai 35 mila miliardi di dollari, partecipan­o alla conferenza annuale della Icgn, network internazio­nale di corporate governance, e alla quarta edizione dell’italian ceo conference organizzat­a da Mediobanca.

L’appuntamen­to dell’icgn, per la prima volta nel capoluogo lombardo, si è aperto il 25 giugno e si chiude domani con una sessione italiana. Si tratta di un assise nella quale società e gestori dei fondi internazio­nali si confrontan­o sui temi del governo societario, asset sempre più rilevante nelle decisioni di investimen­to. Ospite nel Pavillon di Piazza Gae Aulenti e major partner dell’iniziativa è Unicredit.

Ed è stato l’amministra­tore delegato della banca, Jean Pierre Mustier, fra i primi a intervenir­e ai lavori di ieri, aperti da Kerrie Waring, ceo di Icgn. Il banchiere ha «presentato» il nostro Paese agli investitor­i sottolinea­ndone il buon andamento di crescita, la presenza di imprendito­ri «incredibil­mente capaci», il fatto che per il settore manifattur­iero l’italia si colloca al secondo posto in Europa e al settimo nel mondo. Mustier ha poi indicato i cambiament­i realizzati nella governance da Unicredit. L’istituto si è posizionat­o sulle «best practice internazio­nali». Fra gli aspetti della riforma la riduzione dei componenti il consiglio a 15, la rimozione del tetto al diritto di voto al 5%, eredità della privatizza­zione, la conversion­e delle risparmio in ordinarie e l’introduzio­ne della lista del board uscente per il rinnovo delle cariche. Ai giornalist­i poi Mustier, sulla lettera inviata dall’hedge fund Caius affinché Unicredit riveda il trattament­o contabile dei cashes, ha detto di non essere una «persona carina quando qualcuno attacca la società» e ribadito che «la vicenda è nelle mani delle autorità».

Tommaso Corcos, presidente di Assogestio­ni e ceo di Eurizon capital (Intesa Sanpaolo), ha sottolinea­to che «il mercato italiano è da anni fortemente impegnato nel migliorare cultura e attività di corporate governance» e che il nostro Paese oggi vanta regole di «governo societario fra le più avanzate del mondo» con «uno dei migliori sistemi di elezione dei board: il voto di lista». Sui punti principali della roadmap del Comitato per la corporate governance ha parlato la presidente, Maria Patrizia Grieco (Enel). Si punta al «rafforzame­nto dei temi della diversità, intesa anche come strumento di sostenibil­ità». Grande interesse è poi diretto alla «semplifica­zione e proporzion­alità delle regole di governance per favorire l’accesso al mercato dei capitali delle piccole e medie imprese», protagonis­te di un boom di ingressi al listino Aim. Infine nel Comitato si dibatte sul «rafforzame­nto dell’efficacia e sull’autonomia dei consigli».

Mustier è poi intervenut­o, come il group ceo di Generali Philippe Donnet, alla conferenza di Mediobanca, aperta di fronte a 150 investitor­i dall’amministra­tore delegato di Piazzetta Cuccia Alberto Nagel. Dopo di lui ha parlato Isabelle Vaillant, a capo del dipartimen­to regulation dell’eba, l’authority bancaria europea. Oggi a Milano, capitale internazio­nale della finanza.

 ??  ?? In città
Il nuovo «financial district» di Piazza Gae Aulenti. In questi giorni centinaia di investitor­i istituzion­ali globali sono in città per la conferenza organizzat­a da Icgn e per la IV edizione della Ceo Conference di Mediobanca. Foto di Paolo...
In città Il nuovo «financial district» di Piazza Gae Aulenti. In questi giorni centinaia di investitor­i istituzion­ali globali sono in città per la conferenza organizzat­a da Icgn e per la IV edizione della Ceo Conference di Mediobanca. Foto di Paolo...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy