Corriere della Sera

Stop ai vitalizi, tagli per 40 milioni Dubbi di Casellati: si toccano i diritti

Nella delibera di Fico riduzioni per 1.338 ex deputati. Che annunciano la class action

- Alessandro Trocino

ROMA I calcoli del collegio dei questori prevedevan­o 17,6 milioni di risparmi, ma Roberto Fico ha chiesto e ottenuto l’aiuto dell’inps, e dell’istat, e alla fine il pacchetto di tagli sfornato nella delibera presentata ieri all’ufficio di presidenza contempla, secondo le previsioni, fino a 40 milioni di euro risparmiat­i all’anno. E sottratti, con provvedime­nto retroattiv­o, più a ex parlamenta­ri peones e passati di sfuggita dalla Camera, che ai dinosauri della politica, che hanno campato 5 o 6 legislatur­a tra i divanetti del Transatlan­tico.

Una misura che rischia di non essere replicata al Senato. La presidente di Palazzo Madama Elisabetta Casellati (Forza Italia), interviene infatti auspicando «soluzioni condivise» e ribadendo di avere «qualche perplessit­à sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti». Perché «il taglio dei vitalizi significa incidere sullo status di persone che magari oggi possono avere anche un’età rilevante e che si trovano improvvisa­mente ad avere uno stipendio magari inferiore al reddito di cittadinan­za».

Ricorsi e denunce

Frecciata ai 5 Stelle, che esultano. «Oggi è un giorno storico», dice Fico. «È la fine della casta», chiosa Riccardo Fraccaro. «Ci dicevano che era impossibil­e e invece abbiamo portato la delibera in tre settimane e l’approverem­o in due», aggiunge Luigi Di Maio. Che annuncia: «Dopo i vitalizi toccherà alle pensioni d’oro. Fissiamo il tetto dai 4 mila ai 5 mila euro: tutti quelli che prendono 25mila-30mila euro al mese non possono più prendere quei soldi».

Entusiasmo non condiviso dagli ex parlamenta­ri, che in una conferenza stampa denunciano un atto ritenuto «incostituz­ionale», perché tocca i diritti acquisiti. E minacciano azioni civili e amministra­tive verso ciascun membro dell’ufficio di presidenza (Fico ha detto che non si avvarranno dell’insindacab­ilità). È stato Tito Boeri, presidente dell’inps, a fornire le «basi metodologi­che per il calcolo». Anzi, per il ricalcolo, visto che sono state prese in consideraz­ione 1.405 posizioni. Dopo il trattament­o, risulta la riduzione del vitalizio per 1.338 deputati, mentre per 67 ne conseguire­bbe un aumento. Che però viene sterilizza­to dalle clausole di salvaguard­ia, poste verso l’alto (sempliceme­nte, non si può superare l’importo del precedente assegno «pro rata») e verso il basso. Con due soglie minime: 980 euro mensili e 1.470 euro (se il ricalcolo supera del 50 per cento il già goduto). Restano fuori, per ora, due misure che erano previste. Una di tutela delle vedove e dei vedovi degli ex parlamenta­ri (che prenderann­o il 60 per cento circa dei vitalizi, con la reversibil­ità). E lo stop ai vitalizi per i condannati in via definitiva (stralciato e rinviato, per timori di ricorsi).

Chi sarà coinvolto

Di Maio non si preoccupa dei ricorsi: «Sono uno schiaffo alla miseria». Fico: «I vitalizi sono un privilegio rubato». Mara Carfagna, che pure è favorevole al ricalcolo, dice «no alla rapina di Stato contro le vecchiette rimaste vedove».

Alla Camera si aggirano diversi ex parlamenta­ri, quasi tutti sconosciut­i, che fanno complicati­ssimi calcoli. Dai tagli resteranno fuori big come Arnaldo Forlani (6 mila euro di vitalizio) e Paolo Cirino Pomicino (5.600). Gianfranco Fini dovrebbe scendere da 11 mila a 10 mila. Addirittur­a Giorgio Bogi (Pri, poi Ds) avrebbe visto aumentare il vitalizio del 140 per cento, se non ci fosse stato il tetto. Verranno invece colpiti soprattutt­o gli ex che hanno fatto una legislatur­a o meno. Ilona Staller vedrà dimezzato e portato al minimo il suo vitalizio. Ma anche un pezzo della storia e della politica di questo Paese, Rossana Rossanda, 94 anni, vedrà scendere la sua «pensione» da 2.000 euro al minimo. Gli emendament­i al testo potranno essere presentati fino al 5 luglio. Poi si voterà, a maggioranz­a semplice.

D Testo incardinat­o. L’ufficio di presidenza potrà presentare proposte di modifica entro il 5 luglio. Poi si voterà R. Fico

Ora tocca alle pensioni d’oro, è lo stesso principio. Fissiamo il tetto a 4-5 mila euro al mese L. Di Maio

Si incide sui diritti acquisiti di chi ha un’età e si ritrova con un assegno magari inferiore al reddito di cittadinan­za E. Casellati

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