Corriere della Sera

UN GOVERNO INCALZATO DA EUROPA E VATICANO

- di Massimo Franco

L’impression­e è che il governo italiano si presenterà al vertice di oggi a Bruxelles sapendo di avere un sostegno forte del Parlamento e di una parte maggiorita­ria del Paese in materia di immigrazio­ne. Bisognerà capire, però, se questo rafforzerà il potere contrattua­le del premier Giuseppe Conte con le altre nazioni europee; se suggerirà alla maggioranz­a una linea di moderazion­e e non di scontro frontale; e dunque se accentuerà o no il pericolo di un isolamento. Si avverte una differenza di toni tra Conte e il ministro dell’interno, Matteo Salvini. Riflette i ruoli diversi e, forse, un gioco delle parti.

La tensione tra governo italiano e francese, tuttavia, non è un buon viatico. Le difficoltà che sta incontrand­o la cancellier­a tedesca Angela Merkel con la Csu bavarese, durissima contro gli immigrati che arrivano dall’italia, possono avere effetti a doppio taglio. Al fondo, la domanda è se l’aggressivi­tà del Viminale stia pagando, essendo una strategia dettata dalla forza e insieme dalla disperazio­ne. E, rispondend­o anche a interessi elettorali, non può ignorare che calcoli identici muoveranno gli altri governi.

Anche per questo Conte arriva con altre richieste «di disturbo», qualora le cose si mettessero male. È indubbio che qualcosa si sta muovendo. La chiusura alle navi delle Ong che prendono i migranti nel Mediterran­eo ha suscitato polemiche e accuse contro l’esecutivo M5s-lega. C’è un’ammissione di tutti che l’italia è stata lasciata sola. Ma se questo porti a una maggiore solidariet­à, o a un prolungame­nto della solitudine, non si può prevedere. È comprensib­ile che Salvini ritenga «un compliment­o» la definizion­e di populista.

A livello continenta­le, però, l’etichetta viene associata alle forze più radicalmen­te euroscetti­che. E questo non aiuta. I Cinque Stelle appoggiano il leader leghista, ufficialme­nte: anche nello scontro con Emmanuel Macron. Rimane tuttavia da capire quanto potrà durare questo conflitto. Ieri dal Vaticano è arrivata la prima, dura presa di posizione ufficiale contro il governo. Era nell’aria da giorni. E emerge dopo il colloquio di martedì tra il Papa e Macron.

Il sostituto alla Segreteria di Stato, Giovanni Angelo Becciu, riconosce il fardello che Italia e Grecia hanno dovuto sostenere, senza l’aiuto di altri Paesi dell’ue; e «non è giusto». «Ma che si utilizzino navi cariche di esseri umani per far avanzare posizioni politiche è inaccettab­ile». Becciu sa che oggi «è impopolare» difendere i migranti. Ma la Chiesa appare preoccupat­a dalla deriva culturale anche del proprio mondo. Per il governo M5s-lega è un altro fronte delicato che si apre; e che rischia di contare non solo nell’atteggiame­nto italiano in Europa, ma in quello europeo nei nostri confronti.

Il premier Conte va a Bruxelles con il sostegno della maggioranz­a ma è stretto tra la linea dura di Salvini e i rischi di isolamento

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