Corriere della Sera

«Userò i beni della Chiesa per dare aiuto agli ultimi»

Galantino nuovo presidente dell’apsa: il Papa ci chiede sobrietà

- Di Gian Guido Vecchi (Foto Aldo Jacobini)

CITTÀ DEL VATICANO «Guardi, io sono appena arrivato e non conosco ancora le cifre. Di una cosa però sono certo: i beni che appartengo­no al patrimonio della Santa Sede hanno come fine gli obiettivi propri della missione della Chiesa, per permettere alle sue strutture di agire in favore degli ultimi. È chiaro che il Papa ci sta invitando sempre più a vivere e agire in maniera sobria». Monsignor Nunzio Galantino è il nuovo presidente dell’apsa, l’amministra­zione del patrimonio della Sede Apostolica. Francesco lo ha scelto personalme­nte come lo aveva scelto, quattro anni fa, per essere segretario generale della Cei.

Come ha saputo nella nomina, eccellenza?

«Il Santo Padre mi ha telefonato mentre ero in Libano, ad Anjar, per inaugurare un orfanotrof­io che accoglie bimbi siriani e iracheni rimasti senza genitori a causa della guerra. È un progetto finanziato dalla Cei con i fondi dell’otto per mille, assieme al patriarcat­o armeno».

E cosa le ha detto?

«Che mi avrebbe affidato questo servizio per la Chiesa. E io, da credente, ho obbedito».

Si dice che, tra terreni e immobili, il patrimonio dell’apsa si aggiri intorno ai

la rendiconta­zione. Anche a costo, qualche volta, di scontentar­e qualcuno».

La trasparenz­a può dare fastidio?

«Le dirò, lo scontento in genere non è dovuto a cattiva volontà. Spesso nasce dal fatto che si dialoga poco. Quando ci si confronta e ci si danno linee di comportame­nto, alla fine fa bene a tutti».

Francesco ha detto: «Non c’è chiarezza negli immobili, mi preoccupa tanto». C’è bisogno di un censimento?

«Un censimento esiste, come i documenti, le strutture. Ancora non conosco bene le cose, ma per analogia, come capita in tutte le amministra­zioni, a volte ci sono disparità dovute a imprecisio­ne catastale. Capita che i dati catastali non siano aggiornati e la realtà dell’immobile non coincida. Non si tratta di pensare per forza che qualcuno voglia speculare. Certo la chiarezza fa bene a tutti».

Il Papa chiedeva anche una «mentalità rinnovata».

«Il Papa sta chiedendo, non solo all’apsa ma a tutta la Chiesa, di mettersi in gioco. Di mettercela tutta per sostenere il processo di riforma. Guai ad essere chiusi ed autorefere­nziali. Una Chiesa che si sente sempre in cammino fa bene al mondo». Chi è

● Monsignor Nunzio Galantino, 69 anni, originario di Cerignola (Foggia) è oggi presidente dell’apsa, l’amministra­zione del patrimonio della Sede Apostolica

● Prima è stato segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana su nomina di papa Francesco, il 28 febbraio 2015 e ad interim dal 28 dicembre 2013

● Già vescovo emerito di Cassano all’ionio (Cosenza) su nomina di Benedetto XVI

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Prelato Monsignor Nunzio Galantino, 69 anni, ex segretario della Cei

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