«L’errore dell’inps che pagano i nostri anziani»
Eccovi l’ultima vessazione. I nostri anziani ricevono a metà giugno una lettera dall’inps che dice «l’allegato CU sostituisce i precedenti». La Certificazione unica (CU) serve per fare la dichiarazione dei redditi e va inoltrata entro il 7 marzo telematicamente all’agenzia delle Entrate (che la usa per predisporre le dichiarazioni dei redditi online) mentre va consegnata al soggetto percipiente entro il 31 marzo. (Nel caso dell’inps te la devi andare a prendere o scaricare dal web). Io avevo fatto le dichiarazioni per i tre anziani di famiglia prima di portarne uno alle terme. Torno dopo il 16 giugno (termine per il pagamento dei debiti da dichiarazione) e trovo la CU che sostituisce i precedenti. La cosa più ignobile è che quest’ultima non riporta una data, la nuova CU è falsamente datata 31 marzo e naturalmente la busta non ha timbro postale (non si usa più). Così l’inps ha fatto degli errori a spese nostre (non siamo degni di sapere quali), chi fa in tempo corre ai ripari (pagando i consulenti che fanno le dichiarazioni), chi non fa in tempo paga le sanzioni e non può nemmeno dimostrare di aver ricevuto la rettifica in ritardo. Non metto nel conto, allarmi, disagi, corse, richieste di aiuto, tipiche dei soggetti deboli (gli anziani appunto). Mi hanno detto: «non scrivere al Corriere, non si fanno le cose inutili». È vero, ma io sono stanca di subire.