Corriere della Sera

Fusioni e acquisizio­ni ai massimi dal 2007 verso quota 65 miliardi di euro

- Daniela Polizzi

Oltre 170 operazioni di fusione e acquisizio­ni per un controvalo­re di 10 miliardi nel primo trimestre, e l’obiettivo di arrivare a 65 miliardi entro la fine dell’anno. Una cifra che, se sarà raggiunta, segnerà il livello più alto dal 2007. E’ la fotografia dello stato di salute del mercato italiano delle imprese, attive e alla ricerca di opportunit­à di crescita e consolidam­ento, mostrata da Mediobanca a una platea di oltre 150 investitor­i istituzion­ali globali che hanno animato la quarta edizione dell’italian Ceo Conference. Lo scenario regolatori­o italiano ed europeo e i fondamenta­li delle aziende sono stati gli argomenti chiave sotto la lente di chi gestisce centinaia di miliardi da dirottare sulle quotate in Europa e su quelle italiane. Oltre 6o quelle rappresent­ate ieri in platea — la cui capitalizz­azione pesa per l’80% del listino milanese — che potrebbero rappresent­are un’opportunit­à di investimen­to.

Nella due giorni di conference è emerso che i fondamenta­li e le performanc­e delle società sono sempre positivi, addirittur­a migliori di quelli di molti concorrent­i europei. Al centro dell’interesse di fondi e

Infrastrut­ture ed energia

Al centro dell’interesse dei gestori di fondi e asset manager il consolidam­ento della distribuzi­one del gas e le opere infrastrut­turali

asset manager la distribuzi­one del gas e le multiutili­ty, il cui consolidam­ento potrebbe consentire di diminuire i costi per l’intero sistema. Enel, al centro dell’interesse con il piano di transizion­e all’energia pulita e gli investimen­ti in tecnologie. Poi, uno zoom sulle infrastrut­ture dove Atlantia è impegnata nelle acquisizio­ni di Abertis e Hochtief. Non sono mancate le riflession­i su quanto rimane da fare per confermare il Paese come un mercato attraente per chi investe. Un’indicazion­e chiara è venuta da Alberto Nagel, amministra­tore delegato di Mediobanca, che nel discorso di apertura, ha segnalato le priorità per confermare i trend positivi e contrastar­e le preoccupaz­ioni che gli investitor­i esprimono in questi giorni sui mercati: «La disciplina nelle finanze pubbliche per mantenere gli spread sotto controllo, una riforma della pubblica amministra­zione orientata a incrementa­rne l’efficienza, il supporto all’industria con una tassazione competitiv­a e maggiori detrazioni per gli investimen­ti in R&S. Poi, nel settore bancario, il supporto alla riduzione del rischio nei bilanci e la riforma delle procedure fallimenta­ri per prevenire l’accumulo di grossi portafogli­o di Npl». Provvedime­nti che potrebbero liberare il potenziale delle società e trasformar­e l’attenzione degli investitor­i di ieri in ordini di acquisto sul «corporate Italia».

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