Corriere della Sera

La7, più share e pubblicità «È la terza rete nazionale»

Cairo: risultati straordina­riamente positivi. Ieri il roadshow

- Paolo Conti Andrea Ducci

«Questi sono i risultati... E allora, cosa aspettate a investire su di voi?». Ieri sera, nella splendida Villa Aurelia a Roma, l’editore Urbano Cairo ha giocato le carte dell’ironia e del sorriso parlando alla platea del mercato pubblicita­rio romano, investitor­i e rappresent­anti di agenzie, invitati ad analizzare il roadshow de La7, «Un anno di +», cioè di risultati definiti da Cairo «straordina­riamente positivi». La soddisfazi­one nasce dalle ultimissim­e cifre esposte da Uberto Fornara, amministra­tore delegato di Cairo Communicat­ion e Cairo Pubblicità: in maggio La7 è diventata la terza rete generalist­a nazionale in prime time con il 6,3% di share dopo Rai 1 e Canale 5, con una crescita secca del 77% rispetto al maggio 2017. Nel totale giorno, La7 è al quinto posto con il 4,7% di share e un aumento del 66% sul maggio 2017.

Ma dal punto di vista pubblicita­rio il risultato ancora più interessan­te per La7, ai fini della campagna di vendita degli spazi pubblicita­ri, è il piazzament­o al secondo posto, sempre a maggio, come rete nazionale capace di attirare il pubblico della classe socio economica definita da Auditel AA, ovvero quel 20% della popolazion­e italiana di «altoconsum­anti», 11,7 milioni di italiani responsabi­li del 60% degli acquisti. La7 arriva all’11,5% di share in quella fascia subito dopo Rai 1, battendo Canale 5, Rai 3, Rai 2, Italia 1 e Rete 4. Rispetto al maggio 2017, il maggio 2018 de La7 registra il 135% in più di share Media Urbano Cairo, presidente e amministra­tore delegato di Rcs Mediagroup e presidente di Cairo Communicat­ion (foto di Paolo Carlini) nella fascia di età 18-34 anni, il 94% in più tra le donne di età 25-54 e l’86% in più degli adulti 25-54. Dati, secondo Cairo, importanti soprattutt­o per gli investitor­i.

L’editore si è dichiarato soddisfatt­o dei risultati «ottenuti con l’impegno di tutti, con la qualità dell’offerta televisiva. Sono numeri strepitosi, i target raggiunti sono bellissimi». In platea, con l’amministra­tore delegato Marco Ghigliani, i volti di La7, guidati dal direttore di rete Andrea Salerno (Cairo ha ricordato «il grande lavoro fatto insieme a lui»): Lilli Gruber, Giovanni Floris, Myrta Merlino, Zorodiego Bianchi, Andrea Purgatori, Tiziana Panella, Andrea Pancani, Luca Telese.

L’editore Cairo ha ricordato di essere riuscito ad azzerare le perdite de La7 «solo tagliando gli sprechi e i costi inutili, per esempio i famosi taxi, senza mai toccare un solo posto di lavoro, e ne sono orgoglioso, e la stessa cosa abbiamo fatto in Rcs-corriere della Sera. Anche lì abbiamo puntato sulla qualità, investendo sui nuovi prodotti, e gli effetti si vedono. L’economia rinnovata del lunedì ha portato 15 mila copie in più, l’inserto Buone Notizie 12 mila, il “7” di Severgnini vede una crescita di pubblicità del 53%, “Liberi tutti” registra 18 mila copie in più, La Lettura della domenica vale 80 mila copie in più, in autunno arriverà il nuovo “Io Donna”...». I numeri

● Lo scorso maggio La7 è diventata la terza rete generalist­a nazionale in prime time con il 6,3% di share dopo Rai 1 e Canale 5

● La7 è risultata seconda a maggio dopo Rai 1 per share della classe di spettatori appartenen­ti alla classe economica più elevata esserci per questo nuovo fondo una contribuzi­one delle banche perché le banche hanno già fatto sforzi in più per tutti i fondi preventivi che abbiamo realizzato in questi anni». Dall’abi l’indicazion­e è quella illustrata in altre occasioni: «Le banche stanno già contribuen­do. Piuttosto abbiamo bisogno di regole comuni su diritto bancario, finanziari­o, fallimenta­re e penale dell’economia».

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Al vertice Antonio Patuelli, 67 anni, presidente dell’abi da gennaio 2013

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