I volti (e le scelte) della Rai
Clerici pronta per «Portobello» I pilastri restano Conti e Fazio «L’eredità»: Insinna dopo Frizzi
MILANO «Fiorello? Chi vivrà vedrà». Il direttore generale della Rai Mario Orfeo risponde senza rispondere. La novità più attesa della prossima stagione dovrebbe essere il ritorno di Fiorello con uno show di 4 puntate a novembre. C’è chi parla di ultimi dettagli da limare, ma è curioso che nel giorno della presentazione dei palinsesti non si sia ancora messo un accordo nero su bianco.
L’atmosfera è quella da fine impero nonostante il prodigarsi dei sorrisi. I vertici di viale Mazzini attendono il nuovo corso, perché la Rai è molto permeabile alla politica ed è inutile nascondersi che il ricambio gialloverde in Parlamento avrà conseguenze anche nel governo della Rai. Orfeo sa in che acque si muove: «Quando ho accettato questo incarico sapevo che sarebbe durato un anno. L’ho svolto con grande spirito di servizio e grande amore per questa azienda. Sono felice di restare qualsiasi ruolo si definirà in questa azienda. Così plachiamo i piccoli corrieri di notizie false».
In attesa di novità in alto, la prossima stagione Rai si muove nel solco del già visto, soprattutto per quanto riguarda i volti di punta. Del resto la tv è abitudine e ripetizione, normale appoggiarsi ai soliti noti. Rai 1 affida il suo palinsesto a Carlo Conti e Fabio Fazio (Tale e quale show e Che tempo che fa). Anche Alberto Angela arriva in pianta stabile sulla rete più importante con i suoi pezzi migliori (Ulisse e Passaggio a Nord Ovest) mentre Antonella Clerici, abbandonati i fornelli (quelli toccano a Lady Salvini, ovvero Elisa Isoardi) si mette alla prova con Portobello: «Voglio rifarlo esattamente come lo ricorda la gente, ci sarà tutto, pappagallo compreso».
Negli ultimi tempi l’altro pilastro della tv sono diventate le serate evento, spesso l’unico modo per catturare l’attenzione di chi cerca intrattenimento su altre piattaforme: nella prossima stagione tocca a Bocelli, Bolle e Baglioni, elenco alfabetico buono per l’arena di Verona, ma anche per Sanremo, nuovamente affidato al dittatore artistico dalla maglietta fina («evidentemente le scelte comode non fanno per noi», scherza lui da Lampedusa). Da Mediaset arrivano per un’incursione Ficarra e Picone che proporranno una serata teatrale dedicata alle Rane di Aristofane.
Si muove anche il day-time. Passato solo un anno con Cristina Parodi, già si cambia a Domenica in dove arriva dopo quattro anni di confino a Mediaset Mara Venier. Caterina Balivo trasloca da Rai2 per aprire i pomeriggi di Rai 1 con Vieni da me sulle tracce (ambiziose?) dell’ellen Degeneres show. All’eredità spunta invece il fumantino Flavio Insinna, si spera più pacato nei fuorionda: «A volte si riceve un’eredità in maniera immeritata. Una delle tante sfide, la più importante secondo me, sarà far sorridere Fabrizio Frizzi».
Tra le fiction (quelle Rai occupano i primi 10 posti negli ascolti dell’ultima stagione) tre sono quelle più attese: Lorenzo il Magnifico, Il nome della rosa e L’amica geniale.
Le novità di Rai2 sono femminili. In prima serata si rivede dopo un addio avvelenato Licia Colò (Niagara – Quando la natura fa spettacolo), mentre Bianca Guaccero sarà il nuovo volto di Detto fatto, a 10 anni dal Sanremo con Baudochiambretti e Andrea Osvárt.
Domenica Veronica Pivetti con Amore criminale, lunedì Iacona e Ranucci con Presadiretta e Report, martedì Bianca Berlinguer e il suo talk politico, mercoledì gli scomparsi di Federica Sciarelli: Rai3 in prima serata conferma volti e programmi che consentono alla rete di essere la terza per ascolti.
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Le scelte comode non fanno per noi, era più facile se mi occupavo delle altre mie attività