Se l’inter sorride con Nainggolan, i big rossoneri pensano alla fuga
Mentre l’altra metà di Milano festeggia le acrobazie da parkour del ninja Nainggolan, il mercato del Milan è in modalità off. E così rimarrà, almeno secondo quanto assicurano dalla sede milanista, fino alla metà di luglio, quando cioè il Tas di Losanna si esprimerà in maniera definitiva sulla possibile riammissione alle Coppe da parte dei rossoneri.
I tempi degli annunci e delle dirette Facebook sembrano appartenere a un’altra era, superati dalla mestizia e dall’apprensione dei giorni nostri. Il problema è che l’ansia non sembra gettare nel panico solo i tifosi, ma pure gli agenti di quei giocatori che coltivano l’ambizione di non scomparire dai palcoscenici europei. Ad esempio, sarà un caso che due ore dopo la pubblicazione della sentenza sul sito Uefa, il procuratore di Suso, Alessandro Lucci, abbia varcato la sede nerazzurra? Ufficialmente ha incontrato Piero Ausilio e Giovanni Gardini per discutere del rinnovo di Vecino, ma non è un segreto che già la scorsa settimana ai vertici nerazzurri, proponendo Zappacosta, Lucci avesse pure ventilato l’ipotesi di un trasferimento dello spagnolo. Vero è che la clausola di 38 milioni è valida solo per l’estero e che il Milan tuona che mai cederebbe Suso ai cugini — alla ricerca di attaccanti esterni — ma l’incertezza resta.
Di certo non procura serenità ai rossoneri nemmeno la voce proveniente dall’inghilterra secondo cui il Manchester United, a caccia di un difensore centrale, ha messo
nel mirino Leonardo Bonucci per accontentare Mourinho. L’ex juventino è un punto fermo del Milan di Gattuso, ha trascinato la squadra al sesto posto dopo un avvio da brividi ma davanti a un’offerta di una big della Premier resterebbe senza esitazioni in una squadra fuori dalle Coppe?
Da Casa Milan giurano che la mazzata della Uefa non genererà esodi e che il blitz a Milano di Al Khelaifi, presidente del Psg, avvistato martedì sera in un locale di Brera, noto covo di Donnarumma, non è da mettere in relazione a trattative di mercato. Sarà sicuramente vero ma la convivenza con Reina sulla carta non si rivela semplicissima.
Pure le incursioni al Portello dei procuratori di Kessie e Ricardo Rodriguez, desiderosi di fiutare l’aria, si sono moltiplicate. Ma almeno nessuno ha avuto l’ardire di definirle visite di cortesia. Magari non sarà low cost, di certo non sarà un mercato largamente pianificato.