Corriere della Sera

Una squadra così grigia non ha più niente da dire

- Di Mario Sconcerti

La Germania è fuori, ognuno ha le proprie Coree. Cadono molti luoghi comuni. Quello per cui il calcio è un gioco dove tutti si muovono e alla fine vincono sempre i tedeschi. Il secondo, molto più importante, è che la crisi è di tutti, i limiti ci appartengo­no come fratelli, non li scegliamo noi, ma è impossibil­e evitarli. Quattro anni fa, due anni fa, ancora quest’anno, abbiamo continuato a mettere nostri soldi pubblici per investire sul sistema dei centri federali alla tedesca, il loro modo di cercare il ricambio. Per otto anni c’è stato detto che l’eterno ritorno della vita derivava da quello, e non avendo noi idea di dove stesse il problema, abbiamo detto subito sì. Oggi scopriamo che la Germania è sullo stesso gradino nostro, solo molto più anziana. Dobbiamo abituarci ai capovolgim­enti delle abitudini, delle tradizioni. Non è un caso che nel duemila per la prima volta abbiano vinto titoli importanti Grecia e Portogallo, altrimenti vergini. Il calcio si è evoluto, gli schemi sono come gli elettrodom­estici, vanno tutti bene. I giocatori anche. Infatti per fare ancora una selezione ci siamo inventati uno straordina­rio rialzo dei prezzi. Se la qualità si abbassa, che aumentino almeno i prezzi, altrimenti che sogno è? I tanti tifosi che amano ricattare i propri presidenti sono in difficoltà, chiedono top player ma non sanno dar loro un nome. Benvenuti bellezze, è il mondo del dopo Germania, un mondo grigio, dove ti scaldi con il risultato perché il gioco è sempre uguale. In questo mondo la Germania non ha più niente da dire. Ha inventato la Nazionale di terza generazion­e, i nipoti dei migranti della prima ricostruzi­one dopo la guerra. I loro successi hanno indotto l’emulazione degli altri, francesi e inglesi soprattutt­o. Poi le generazion­i sono finite tutte, si è rimasti davanti al calcio dei nuovi giovani, che hanno la stessa noia e la stessa isteria-tecno dei nostri. Che c’entra il calcio con i nuovi giovani? Esisterà sempre, ma resterà uno scopo o una puntata in birreria? In attesa di risposte, la Germania è normale che esca. È anzi la conferma dell’idea.

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