Corriere della Sera

Arrivabene se la gode «C’è chi parla troppo» Solo Seb è deluso

- DAL NOSTRO INVIATO m. le.

La soddisfazi­one che si respira a fine gara in casa Ferrari è palpabile. Se vinci la corsa infatti, ti metti in tasca 25 punti, ma se a fine gara i fatti indicano che hai la macchina migliore, nonostante la conquista «solo» di un secondo e di un terzo posto, vuol dire che sei sulla strada buona per vincere il campionato del mondo.

Lo sa perfettame­nte Maurizio Arrivabene, team principal della scuderia di Maranello: «Prima di tutto a fine gara c’erano 6 motori Ferrari nei primi dieci posti e questa è una cosa molto importante. È ovvio che qua, per come si era messa la gara, dovevamo attaccare e, poi, potevamo anche vincere. Comunque, sono contento, perché i motori Ferrari hanno dimostrato oggi di essere forti. Adesso c’è Silverston­e, che è una gara dove l’aerodinami­ca sarà importante. Sarà una gara difficile per noi, quindi, bisogna rimanere concentrat­i».

Arrivabene poi si rivolge a chi vedeva una Mercedes pronta a sferrare il colpo mortale agli avversari: «Quando si grida troppo, quando si parla troppo... Ascoltate me che ho un po’ di anni. Hanno cambiato, hanno portato i “pacchetti”, si è parlato persino di un nostro pilota che non ce la può più fare ma, poi, bisogna stare attenti in F1, perché si viene smentiti. Puoi portare un pacchetto interessan­te ma, magari, scalda troppo e, allora, ti fermi a destra». E a chi gli chiede se non si poteva, in ottica Mondiale, suggerire a Raikkonen di sacrificar­e la sua posizione a favore di Vettel, il team principal Ferrari spiega: «La decisione era di lasciarli andare, perché Raikkonen ha lottato tutta la gara, lo ha fatto anche Vettel. Quindi, non c’era intenzione di dare nessun ordine di squadra, assolutame­nte».

Poi rivolto ai media che riportano voci relative al mercato piloti e che parlano di possibili novità in casa Ferrari nel 2019, sottolinea: «Riguardo ai ragazzi, dico che si è parlato tanto, lasciateli in pace, lasciate divertire Leclerc, lasciate guidare Raikkonen, che è stato un campione del mondo». E proprio Kimi a fine gara si dimostra contento, con l’unico rammarico di aver solo sfiorato la vittoria: «In partenza ho dovuto un po’ alzare il piede, ma la macchina andava molto bene, forse siamo stati un po’ troppo cauti nel finale. Negli ultimi due week end siamo andati bene, ma possiamo fare meglio. Penso

che come squadra abbiamo ottenuto punti importanti e possiamo guardare con fiducia alla prossima gara».

L’unica voce fuori dal coro è quella di Sebastian Vettel che sapeva di poter vincere senza la penalizzaz­ione di sabato: «La gara è andata bene, ma non sono contento al 100% perché con la nostra velocità potevamo vincere. Senza la penalità di sabato la mia gara sarebbe stato un po’ diversa. In gara abbiamo fatto più di 50 giri con le soft e non sai mai come reagiranno le gomme. Le ho risparmiat­e cercando di gestirle, ma penso che avremmo potuto vincere con l’ottimo passo, all’altezza delle Mercedes. In qualifica, invece, stiamo perdendo terreno, c’è ancora da lavorare».

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