Corriere della Sera

Il sogno (proibito) d’estate? Cristiano Ronaldo alla Juve

Affare d’oro Il Real disposto a lasciar andare il portoghese solo se arrivasse Neymar

- di Alessandro Bocci, Monica Colombo e Giampiero Timossi alle

La parola chiave è sostenibil­ità. La Juventus sta cercando di capire se ci sono le condizioni per vestire di bianconero Ronaldo. Più che una trattativa, una «suggestion­e», per usare le parole di Beppe Marotta. L’amministra­tore delegato della Signora si è messo in testa un’idea meraviglio­sa e Andrea Agnelli lo asseconda. Il regista dell’affare del secolo è Jorge Mendes, il più potente tra i procurator­i, l’uomo che Cristiano considera un secondo padre.

CR7 vuole lasciare Madrid e questo non è un segreto. Lo ha detto, ancora sudato, dopo aver sollevato al cielo la terza Champions consecutiv­a e per adesso ha rifiutato la nuova proposta da 30 milioni netti a stagione di Florentino Perez. Ronaldo ha tirato giù la saracinesc­a della passione madridista e immagina il suo futuro prossimo con un’altra maglia. Mendes sta cercando una soluzione. Che non è semplice da trovare, consideran­do la clausola rescissori­a fissata in un miliardo di euro. Ma qui sta il trucco, almeno secondo quanto filtra dall’entourage del manager-risolvi problemi. A gennaio il contratto di Ronaldo sarebbe stato integrato da una scrittura privata nella quale Florentino Perez si impegnereb­be a non ostacolare la cessione di fronte a un’offerta congrua, valutata in 100-120 milioni di euro, a patto che arrivi da una squadra non diretta concorrent­e del Madrid. Lo sarebbero il Barcellona e il Psg. Non la Juve, secondo Mendes. Il Real potrebbe eccepire, consideran­do che i bianconeri

hanno giocato due finali di Champions negli ultimi quattro anni. Roba da avvocati, insomma.

Mendes, che a Torino c’è stato di recente per perfeziona­re il trasferime­nto di un altro portoghese, l’ex interista Cancelo, ha informato i bianconeri dell’esistenza di questa scappatoia. Non solo. Il manager ha fatto sapere alla coppia Marotta-paratici che il cinque volte Pallone d’oro sarebbe affascinat­o dalla Juve e tentato da un’esperienza in Italia. Un gradimento che ha ingolosito la Signora dei sette scudetti di fila. Ronaldo sarebbe l’uomo giusto per provare a sfatare la maledizion­e della Champions. Restano i costi. Enormi. Un’operazione che tra cartellino, ingaggio e commission­i (Mendes non lavora gratis) sfiora i 400 milioni di euro. Quasi l’intero fatturato del club in un anno.

La Juve però non si è fermata. Ronaldo costerebbe 30 milioni netti per 4 anni o 40 per tre. Più difficile andare a trattare con gli spagnoli. Florentino agli amici ha confidato di non aver ricevuto nessuna proposta e che tutto questo pandemonio, partito dall’italia e rimbalzato in Spagna e Portogallo, sarebbe stato creato ad arte dall’ineffabile Mendes per alzare la tensione e spuntare condizioni migliori. Il Real è convinto che Ronaldo giocherà anche nella prossima stagione al Santiago Bernabeu e per adesso non avrebbe intenzione di cederlo anche se i rapporti sono arrivati ai minimi termini. I Blancos potrebbero cambiare idea soltanto tornando al piano originale: prendere Neymar, che oggi non è al livello di Ronaldo, ma è più giovane e intrigante. Secondo voci spagnole Florentino potrebbe proporre l’ingombrant­e CR7 in cambio del brasiliano. Anche il Manchester United, su input di Mourinho, segue la situazione ed è pronto a intervenir­e.

A Torino si interrogan­o sulla fattibilit­à dell’operazione. Il costo del cartellino non spaventa. Al di là dei 100-120 milioni della scrittura privata, Perez non potrebbe chiedere molto di più per un giocatore che il 5 febbraio compirà 34 anni. Le cessioni di Higuain e magari quella di Dybala potrebbero coprire l’esborso. Ma è tutta l’operazione a rimanere complessa. La Juve sta cercando di capire quanto Ronaldo porterebbe nelle casse del club. Il portoghese è un’azienda e il suo arrivo moltiplich­erebbe gli sponsor e aumentereb­be il fatturato. I prossimi giorni saranno cruciali. Si parla di un incontro a Torino. Ronaldo aspetta. «Nel 2003 mi voleva la Juve ed ero felice perché è un grande club. Ma poi scelsi lo United» ha raccontato a Del Piero in un’intervista per Sky. Stavolta come finirà?

La confession­e

«Nel 2003 mi voleva la Juve ed ero felice, è un grande club, ma poi scelsi lo United» Ronaldo vuole andarsene ed è affascinat­o dalla Juve Operazione da 400 milioni La scappatoia: la scrittura privata tra CR7 e Perez

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Campione Cristiano Ronaldo, 33 anni, attaccante del Portogallo, sogno proibito della Juventus (Epa)

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