Il sogno (proibito) d’estate? Cristiano Ronaldo alla Juve
Affare d’oro Il Real disposto a lasciar andare il portoghese solo se arrivasse Neymar
La parola chiave è sostenibilità. La Juventus sta cercando di capire se ci sono le condizioni per vestire di bianconero Ronaldo. Più che una trattativa, una «suggestione», per usare le parole di Beppe Marotta. L’amministratore delegato della Signora si è messo in testa un’idea meravigliosa e Andrea Agnelli lo asseconda. Il regista dell’affare del secolo è Jorge Mendes, il più potente tra i procuratori, l’uomo che Cristiano considera un secondo padre.
CR7 vuole lasciare Madrid e questo non è un segreto. Lo ha detto, ancora sudato, dopo aver sollevato al cielo la terza Champions consecutiva e per adesso ha rifiutato la nuova proposta da 30 milioni netti a stagione di Florentino Perez. Ronaldo ha tirato giù la saracinesca della passione madridista e immagina il suo futuro prossimo con un’altra maglia. Mendes sta cercando una soluzione. Che non è semplice da trovare, considerando la clausola rescissoria fissata in un miliardo di euro. Ma qui sta il trucco, almeno secondo quanto filtra dall’entourage del manager-risolvi problemi. A gennaio il contratto di Ronaldo sarebbe stato integrato da una scrittura privata nella quale Florentino Perez si impegnerebbe a non ostacolare la cessione di fronte a un’offerta congrua, valutata in 100-120 milioni di euro, a patto che arrivi da una squadra non diretta concorrente del Madrid. Lo sarebbero il Barcellona e il Psg. Non la Juve, secondo Mendes. Il Real potrebbe eccepire, considerando che i bianconeri
hanno giocato due finali di Champions negli ultimi quattro anni. Roba da avvocati, insomma.
Mendes, che a Torino c’è stato di recente per perfezionare il trasferimento di un altro portoghese, l’ex interista Cancelo, ha informato i bianconeri dell’esistenza di questa scappatoia. Non solo. Il manager ha fatto sapere alla coppia Marotta-paratici che il cinque volte Pallone d’oro sarebbe affascinato dalla Juve e tentato da un’esperienza in Italia. Un gradimento che ha ingolosito la Signora dei sette scudetti di fila. Ronaldo sarebbe l’uomo giusto per provare a sfatare la maledizione della Champions. Restano i costi. Enormi. Un’operazione che tra cartellino, ingaggio e commissioni (Mendes non lavora gratis) sfiora i 400 milioni di euro. Quasi l’intero fatturato del club in un anno.
La Juve però non si è fermata. Ronaldo costerebbe 30 milioni netti per 4 anni o 40 per tre. Più difficile andare a trattare con gli spagnoli. Florentino agli amici ha confidato di non aver ricevuto nessuna proposta e che tutto questo pandemonio, partito dall’italia e rimbalzato in Spagna e Portogallo, sarebbe stato creato ad arte dall’ineffabile Mendes per alzare la tensione e spuntare condizioni migliori. Il Real è convinto che Ronaldo giocherà anche nella prossima stagione al Santiago Bernabeu e per adesso non avrebbe intenzione di cederlo anche se i rapporti sono arrivati ai minimi termini. I Blancos potrebbero cambiare idea soltanto tornando al piano originale: prendere Neymar, che oggi non è al livello di Ronaldo, ma è più giovane e intrigante. Secondo voci spagnole Florentino potrebbe proporre l’ingombrante CR7 in cambio del brasiliano. Anche il Manchester United, su input di Mourinho, segue la situazione ed è pronto a intervenire.
A Torino si interrogano sulla fattibilità dell’operazione. Il costo del cartellino non spaventa. Al di là dei 100-120 milioni della scrittura privata, Perez non potrebbe chiedere molto di più per un giocatore che il 5 febbraio compirà 34 anni. Le cessioni di Higuain e magari quella di Dybala potrebbero coprire l’esborso. Ma è tutta l’operazione a rimanere complessa. La Juve sta cercando di capire quanto Ronaldo porterebbe nelle casse del club. Il portoghese è un’azienda e il suo arrivo moltiplicherebbe gli sponsor e aumenterebbe il fatturato. I prossimi giorni saranno cruciali. Si parla di un incontro a Torino. Ronaldo aspetta. «Nel 2003 mi voleva la Juve ed ero felice perché è un grande club. Ma poi scelsi lo United» ha raccontato a Del Piero in un’intervista per Sky. Stavolta come finirà?
La confessione
«Nel 2003 mi voleva la Juve ed ero felice, è un grande club, ma poi scelsi lo United» Ronaldo vuole andarsene ed è affascinato dalla Juve Operazione da 400 milioni La scappatoia: la scrittura privata tra CR7 e Perez