Corriere della Sera

Tasse, le critiche degli avvocati tributaris­ti e l’ostacolo coperture

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«Interviene solo sulle modalità di definizion­e, nulla sposta sull’ accertamen­to»

ROMA Sul capitolo fiscale il ministro Di Maio si è dovuto accontenta­re di misure limitate, se paragonate agli annunci di smantellam­ento di «redditomet­ro», «spesometro», «spit payment». Non solo. L’uncat (Unione nazionale delle camere degli avvocati tributaris­ti), rileva che «le deroghe allo Statuto del contribuen­te, introdotte in merito all’iper-ammortamen­to e al credito d’imposta per ricerca e sviluppo, contraddic­ono gli obiettivi più volte conclamati dal governo di semplifica­re il sistema fiscale e mettono in difficoltà la programmaz­ione fiscale ed economica delle realtà produttive». Sul redditomet­ro, il decreto, dicono gli avvocati, «interviene solo sulle modalità di definizion­e degli indici indicativi ma nulla sposta sul metodo di accertamen­to». Sullo spesometro «si differisce solo l’invio dei dati» al prossimo febbraio mentre «la soppressio­ne dello split payment a favore dei 2 profession­isti», pur «apprezzabi­le» riguarda pochi casi mentre «il suo mantenimen­to nei confronti delle imprese determina il permanere della crisi di liquidità da sempre denunciato». Il fatto è che interventi maggiori sono stati impediti dal ministero dell’economia perché l’abolizione di questi strumenti che hanno dato ottimi risultati nella lotta contro l’evasione Iva avrebbe richiesto ingenti coperture struttural­i.

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