Corriere della Sera

Un’altra incursione in casa Celentano: «Noi siamo sereni»

Ignoti scavalcano la recinzione, poi fuggono

- Di Barbara Gerosa

LECCO «Non ci siamo accorti di nulla. Siamo sereni e tranquilli. Non c’è altro da aggiungere». La voce è educata, ma ferma. Claudia Mori lascia intendere di non avere alcuna intenzione di commentare l’ennesima incursione nel parco della villa di Galbiate, sopra Lecco, dove lei e il marito Adriano Celentano vivono da decenni.

Un «feudo» blindato, una proprietà di diversi ettari e l’abitazione con una modernissi­ma sala di registrazi­one dove il molleggiat­o ha inciso gli ultimi album, costanteme­nte presidiati da guardie giurate e telecamere a circuito chiuso. Eppure nella notte tra il 30 e il 31 maggio ignoti sarebbero riusciti a intrufolar­si nel giardino, facendo scattare l’allarme perimetral­e. A mettere in fuga i malviventi, i vigilantes: hanno notato alcune Coppia Claudia Mori, 74 anni, e Adriano Celentano, 80 anni Pochi giorni dopo, a inizio marzo, le guardie armate avevano sorpreso e messo in fuga alcuni balordi, volto coperto da un cappuccio e chissà quali intenzioni tanto da spingere lo stesso Celentano a denunciare tutto sul suo blog, parlando di un fatto molto grave.

«Da giorni avvengono intrusioni di sconosciut­i, ripresi dalle nostre telecamere mentre si aggirano in maniera sospetta e organizzat­a. Una serie di azioni particolar­mente La villa

I coniugi Celentano vivono da decenni in una grande villa con parco a Galbiate, nel Lecchese minacciose che ci fanno sospettare che questi malviventi stiano cercando di arrivare a me e a Claudia, sorveglian­do i nostri movimenti», aveva scritto Adriano in quell’occasione, mentre la moglie aveva confessato di aver perso il sonno per la preoccupaz­ione. Il temporaneo rafforzame­nto dei controlli da parte dei militari aveva suscitato le rimostranz­e di alcuni sindaci della zona, preoccupat­i che le poche risorse potessero essere utilizzate per garantire la sicurezza del molleggiat­o.

Una polemica spentasi quasi subito di fronte all’ingente dispositiv­o di sicurezza fatto di allarmi, vigilantes e telecamere messo in campo dal cantante, da sempre molto attento alla privacy. Del resto in paese non lo si vede più da tempo, nemmeno per la messa della domenica alla quale era solito partecipar­e: seduto nelle ultime file, un saluto e una gentilezza per tutti. Rinchiuso nel suo eremo, non aveva nemmeno incontrato i fans arrivati alla villa in occasione del suo ottantesim­o compleanno. Il cancello era rimasto chiuso.

«Galbiate è un paese tranquillo, i furti sono pochi, ma può succedere che, soprattutt­o a ridosso delle vacanze estive, si verifichin­o dei tentativi di incursione nelle aree più isolate», commenta il sindaco Tino Negri.

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