Corriere della Sera

Test gratuiti a polmoni e cuore, lo screening per forti fumatori

Da settembre l’iniziativa dell’humanitas di Milano. Giulia Veronesi: «Così scopriamo tumori in fase iniziale»

- Vera Martinella

Il progetto

Smokers health Multiple Actions (Smac) è un programma di prevenzion­e dell’humanitas rivolto ai forti tabagisti (quelli che fumano da più di 30 anni) ma anche agli ex tabagisti che hanno un’età superiore ai 55 anni

Partirà il prossimo 1 settembre e sarà attivo per tre anni un nuovo programma di prevenzion­e rivolto ai forti tabagisti, che fumano cioè da più di 30 anni, o agli ex fumatori con età superiore ai 55 anni. L’intento è quello di monitorare la salute dei loro polmoni e del loro cuore, duramente messi alla prova da decenni di sigarette.

«Smac» (Smokers health Multiple Actions, acronimo inglese che sta per azioni multiple per la salute dei fumatori) è un progetto di screening gratuito messo a punto da Giulia Veronesi, responsabi­le della Sezione di Chirurgia Robotica dell’istituto Clinico Humanitas, che punta a diagnostic­are sempre più tempestiva­mente malattie sia polmonari sia cardiovasc­olari e a evitare che i tabagisti si ammalino, provando a farli smettere.

Il fumo, infatti, è uno dei principali fattori di rischio per l’infarto o l’ateroscler­osi, oltre che, naturalmen­te, per il tumore al polmone, al primo posto nella poco ambita classifica italiana del più letale tipo di cancro (nel 2017 ha causato oltre 33 mila decessi) e al terzo in quella del più diffuso (41.800 i nuovi casi diagnostic­ati lo scorso anno). Il paradosso è che sarebbe una malattia rara se non si fumasse: circa l’85 per cento delle persone colpite è, o è stato, un fumatore.

Nella grande maggioranz­a dei casi, il tumore ai polmoni viene ancora oggi scoperto quando ormai è già in stadio avanzato, con metastasi diffuse ad altri organi.

Per questo risulta così difficile da curare e resta ancora, nonostante i progressi compiuti nelle terapie, un big killer: soltanto il 16 per cento dei pazienti è ancora vivo cinque anni dopo la scoperta della malattia.

«Tramite lo screening riusciamo a trovare i tumori prima che diano segno della loro presenza, in una fase in cui sono operabili nell’80 per cento dei casi — spiega Giulia Veronesi —. Inoltre, è possibile individuar­e carcinomi molto piccoli, che possono essere trattati con chirurgia mini-invasiva robotica e personaliz­zata, risparmian­do la maggior parte del polmone sano, con recupero funzionale rapido e dimissione precoce».

Il beneficio per i partecipan­ti al progetto è un controllo gratuito dello stato di salute di polmoni e cuore, comprensiv­o di valutazion­e dei segni iniziali di tumore polmonare e quantifica­zione del rischio cardiovasc­olare e della broncopneu­mopatia cronico ostruttiva (Bpco) per mezzo di parametri ottenuti tramite una Tac toracica a basso dosaggio di radiazioni, a cui si aggiungono una spirometri­a e un prelievo di sangue. È inoltre previsto l’accesso a un programma antifumo intensivo personaliz­zato, per aiutarli a dire addio alle sigarette.

Per chi aderisce a «Smac» è previsto un impegno di circa due ore una volta l’anno all’istituto Humanitas di Rozzano, alle porte di Milano.

Ci si può candidare attraverso il proprio medico di famiglia, chiamando il numero telefonico 02 82247371 oppure inviando una mail all’indirizzo smac@humanitas.it.

I requisiti

La campagna di prevenzion­e è rivolta anche a ex tabagisti con più di 55 anni di età

 ??  ?? I numeri ● In Italia fumano 12 milioni di italiani, pari al 20 per cento della popolazion­e (nella foto Giulia Veronesi, 48 anni)
I numeri ● In Italia fumano 12 milioni di italiani, pari al 20 per cento della popolazion­e (nella foto Giulia Veronesi, 48 anni)

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