Corriere della Sera

Disabili in gara con i campioni dell’atletica

- Alessandro Fulloni

Sì, anche qui, sul tartan del centro sportivo di Celle Ligure, a Savona, dove ieri si è disputato un meeting di atletica — «l’arcobaleno Europa» — tra i dieci più importanti d’italia, il risultato agonistico contava molto. Però alla fine il senso della giornata — con la partecipaz­ione di oltre 600 atleti di venti Paesi del mondo — è stato quello di una gigantesca festa. Perché dagli spalti gli spettatori hanno potuto assistere a gare di atleti normodotat­i, ad altre riservate a sprinter paralimpic­i e infine anche a due prove degli «Special Olympics», quelle per chi ha difficoltà cognitive.

Uno scenario «visto raramente nei meeting di atletica, sia in Italia che all’estero», racconta orgoglioso Giorgio Ferrando, 59 anni, dirigente del Comune di Celle ma soprattutt­o infaticabi­le organizzat­ore, dal 1988, di questo evento sportivo cresciuto

sempre più, sino a diventare uno tra i maggiori del panorama nazionale. Ieri in pista — dove anche i bambini sono stati premiati con un’opera dell’artista Guglielmo Spotor- no — c’erano nomi importanti dell’atletica italiana e mondiale. Sprinter, fondisti e saltatori che in molti casi hanno gareggiato alle Olimpiadi o sperano di andare alle prossime, quelle del 2020 a Tokyo. Da Mosito Lehata (dal Lesotho, un record personale di 10 secondi e 51 nei 100 metri) a Lindsay Hanekom, sudafrican­o, campione mondiale allievi 2017 nei 400 metri.

Tra i paralimpic­i in gara — nei 100 e 400 in carrozzell­a — c’era anche Michele Briano, disabile dopo un incidente, che nel 200o suggerì a Ferrando di inserire stabilment­e le prove per disabili nel programma del meeting Arcobaleno. Normodotat­i e disabili si sono confrontat­i ieri nel salto in lungo. Contava vincere, ma anche partecipar­e.

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Il meeting Una gara di atleti in carrozzina sulla pista di Celle Ligure

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