Un Mondiale senza qualità che fa sperare anche noi
Abbiamo un ruolo noi italiani nel cammino della Svezia ai Mondiali? La sua gloria è anche un po’ la nostra o non cambia niente? Direi di no per tanti motivi. Il primo e il più ovvio è che comunque la Svezia ci ha battuto, non possiamo confrontarci adesso con loro, l’abbiamo già fatto qualche mese fa ed è finita male. Il secondo è che i confronti incrociati non funzionano mai. C’è una fantastica regola in matematica per cui nemmeno il pilastro della proprietà transitiva è sempre vero. Più semplicemente, la Svezia adesso è nei quarti, ma è arrivata ai Mondiali con gli stessi punti dell’olanda eliminata. Allora l’olanda è nei quarti? E in quanti dovremmo esserci? È chiaro che c’è un inganno. L’ultimo motivo per non crederci è che la Svezia è sempre stata una buona squadra, non fantastica, ma forte, equilibrata, non facile da battere. Non è una straordinaria sorpresa perdere 1-0 con la Svezia, non potrà esserlo mai. La vera Corea dell’evento siamo stati noi. E la vera sorpresa, che è quasi un dispetto, è che la Svezia è tornata fra le prime del mondo il giorno dopo che si è ritrovata senza Ibrahimovic. Detto questo è giusto aggiungere che il nostro calcio esce da questi Mondiali un po’ riqualificato. Nel senso che nessuno al mondo sta giocando bene. Non parlo dei primissimi, parlo del popolo del calcio, della normalità. È poca cosa, anche abbastanza vecchia. A parte Mbappé non c’è un nome veramente nuovo, non c’è un modo di giocare diverso. Noi restiamo bassi, ma ora abbiamo le prove che stiamo vivendo in un pianeta a nostra altezza. Abbiamo molto da fare per tornare a giocare un buon calcio, quasi niente per tornare al livello degli altri. Sorpreso dal nostro declino, è come se il mondo avesse deciso di aspettarci. Anche il Brasile, di gran lunga la squadra migliore, è un Brasile normale. Mancano Pelé, Zico, Ronaldo, Amarildo, Garrincha, Pepe, Tostao, Romario, Falcao, cioè non c’è un’eccezione, ma un modo di essere. La nostra minima rivincita semmai è che stanno perdendo quasi tutti. Ma sinceramente mi fermerei qui.
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