Corriere della Sera

Festival di Spoleto, un’arena per il dibattito civile

- Di Paolo Conti

I«leosiners», il vasto club dei fan di Franca Leosini, autrice e conduttric­e di «Storie maledette», trasmissio­ne-cult di Rai3, sono mobilitati. Obiettivo, Festival di Spoleto edizione 61. Quest’anno il festival diretto da Giorgio Ferrara si propone non solo come palcosceni­co per spettacoli italiani e internazio­nali di eccellente livello ma anche come arena di confronti, di dibattito civile, di analisi del costume. Franca Leosini sarà una dei protagonis­ti, sabato 14 luglio, degli Hdrà Talk «Incontri di Paolo Mieli/ Innovazion­e, cultura futuro», curati da Paolo Giaccio, Maddalena Maggi e Maria Carolina Terzi. Mieli condurrà i talk a Palazzo Collicola/arti visive, sabato 7, domenica 8, sabato 13 e domenica 14. Sabato 7 nel pomeriggio interviste­rà Gabriele Muccino, tornato a girare in Italia e il direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa. Domenica 8, al mattino, Carlo Freccero, per molti prossimo uomochiave della Rai col governo Lega-m5s, e poi Paola Cortellesi e Mario Oliverio, presidente della regione Calabria che ha scelto Spoleto per rilanciare il marketing del turismo della Regione. Nel weekend sabato 13-domenica 14 gli appuntamen­ti con Franca Leosini, con Raffaella Carrà, altro mito della tv popolare, con Marco Travaglio e con Eugenio Sidoli, presidente e amministra­tore delegato di Philip Morris che ha scelto Mieli per spiegare il programma della multinazio­nale: mai più fumo dal 2021, e lancio di prodotti alternativ­i meno nocivi per la salute. E poi, si rifletterà sul fascismo. Sabato 7 e domenica 8, al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, va in scena «Mussolini: io mi difendo!», di e con Corrado Augias e Emilio Gentile, grande storico del ventennio, e con Massimo Popolizio per la regia di Francesco Frisari. Un immaginari­o Mussolini redivivo, interpreta­to da Popolizio, si difende da mille accuse. Molto materiale è ricavato dai suoi autentici appunti, preparati per un possibile confronto con un tribunale americano al quale sperava

Gli incontri

Dalla giornalist­a Franca Leosini alla regista afghana Roya Sadat, due weekend di confronti, interviste e analisi di costume

di consegnars­i: ma non andò così. Tutti al femminile «Le donne conquister­anno il mondo/ cambierann­o il mondo/ difenderan­no il mondo/ salveranno il mondo», i dibattiti ideati e diretti da Paola Severini Melograni a palazzo Leti Sansi. Domani, venerdì 6, dialoghera­nno Roya Sadat, prima donna regista in Afghanista­n a dirigere film che raccontano le ingiustizi­e e le restrizion­i imposte alle donne del suo Paese, Cristina Narbona Ruiz, presidente del Psoe, il partito socialista spagnolo, e Irene Bignardi, critica cinematogr­afica. Altri appuntamen­ti fino a domenica 8. Sabato 7 Claudia Spadazzi e Elisabetta Marchiori, alla sala Pegasus, curano una giornata su «Cinema e psicanalis­i/lo sguardo sulle vite degli altri», con proiezioni e tavole rotonde.

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