Corriere della Sera

Enti locali, dalle società partecipat­e 5 miliardi di profitti in 5 anni

R&S Mediobanca: le quote valgono 13,9 miliardi, Milano il Comune più «ricco»

- Fonte: R&S Mediobanca Corriere della Sera Sergio Bocconi

Insieme rappresent­ano il terzo “gruppo” industrial­e italiano con un fatturato aggregato di 32,32 miliardi, hanno prodotto utili nel quinquenni­o 2012-2016 pari a 5 miliardi e nel 2017 hanno distribuit­o dividendi agli enti locali azionisti per 444 milioni, il portafogli­o delle quote detenute da comuni o regioni vale 13,9 miliardi. E, sorpresa, nelle aziende partecipat­e pubbliche, viste spesso come “poltronifi­ci”, in sette anni gli amministra­tori da nominare si sono ridotti di quasi la metà. Ecco in sintesi i dati principali che emergono dall’ultimo rapporto su “Economia e finanza delle principali società partecipat­e dai maggiori enti locali” realizzato dall’area studi Mediobanca. L’analisi considera un campione di 82 principali società (con ricavi superiori a 50 milioni) controllat­e da 65 Comuni, Province e Regioni fra i 115 più popolosi. Si tratta di portafogli importanti ed è difficile in certi casi capire se per gli enti sia meglio cedere le quote o mantenerle e incassare le cedole.

Nel 2016 i ricavi sono diminuiti del 13,5% rispetto al 2012 a causa del settore energia e gas, “dimagrito” del 28,5%, che rappresent­a quasi la metà del giro d’affari totale, mentre hanno registrato una crescita del 23,3% le autostrade, dell’8,9% l’igiene urbana, dell’8,1% il settore idrico e del 7,7% gli aeroporti. Sempre in cinque anni le partecipat­e hanno generato 5 miliardi di utili e deliberato la distribuzi­one di 3,7 miliardi di dividendi. I risultati maggiori arrivano da Hera (836 milioni), Acea (819), Iren (611) e A2A (582). Le perdite più elevate le ha accumulata la romana Atac, con 806 milioni. Il trasporto pubblico locale nel 2012-2016 ha raggiunto un rosso complessiv­o di 729 milioni e ricevuto risorse pubbliche per 16,3 miliardi. Dividendi distribuit­i

Nel 2017 le società hanno distribuit­o agli Enti locali azionisti dividendi per

444 milioni

2,3 miliardi 1,5 miliardi (dati in euro) valore del portafogli­o

13,9 miliardi

1,2 miliardi 1 miliardo

Per quanto riguarda le città, la distribuzi­one dei fatturati vede Milano in testa con 5,7 miliardi, Bologna e Roma con 4,8, Brescia con 2,6 e Torino con 1,9 miliardi. Per quanto riguarda gli utili la classifica vede in testa invece Bologna con 842 milioni, quindi Milano (794), Trento (544) e Torino (429 milioni). Le partecipaz­ioni rappresent­ano poi un «tesoro» nella casse degli enti azionisti: valgono 13,9 miliardi, con sei società in Borsa. Il comune più ricco è Milano con 2,3 miliardi, seguito da Roma (1,5), Brescia (1,2) e Torino (1 miliardo).

Accorpamen­ti, razionaliz­zazioni, liquidazio­ni, e anche previsioni normative legge Madia) hanno contribuit­o a un effetto che può destare sorpresa: secondo il rapporto R&S Mediobanca fra il 2010 e il 2017 gli enti locali hanno ridotto le nomine nelle partecipat­e del 46% (l’anno scorso sono state 1.879), e anche i compensi medi sono scesi del 16%. Le “quote rosa” rappresent­ano il 29,5% del totale, con la presenza di donne nel 16,6% delle posizioni apicali rispetto al 43% nelle non apicali.

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