Corriere della Sera

Tra testa e cuore il Parlamento si divide per CR7 C’è chi lo aspetta e chi invece gufa...

- Paola Di Caro

ROMA La distinzion­e non la fa l’appartenen­za politica, che quando si tifa si diventa tutti uguali, pure a Montecitor­io. La differenza nel giudizio sulla clamorosa trattativa Ronaldo-juve vista dai politici italiani sta in chi fa prevalere la testa e chi il cuore. Sia tra gli juventini, sia tra i supporter delle altre big, divisi tra lo sconforto — «Se arriva sarà dominio assoluto della Juve» — e la seduzione del campione: «Al movimento farebbe bene». C’è chi magari un’idea da tifosa ce l’ha, ma per correttezz­a la tiene per sé, come il ministro Giulia Bongiorno appena dimessasi dal cda della Juve: «No comment!», sorride. E chi, come Adriano Galliani, forzista e per decenni uomo chiave del Milan, pur sapendone tanto alza le mani: «Sono troppo amico di Florentino Perez, che sento spesso, per poter commentare le operazioni di mercato del Real. Diciamo che non so nulla...». Ma tanti altri si lasciano andare. Alcuni con cautela, come il presidente dello Juventus Club Montecitor­io Francesco Boccia, Pd: «La nostra società non ha mai fatto pazzie, è un’azienda sana e molto managerial­e. Immagino che se si farà l’operazione, sarà con un progetto solido, da Juve. Perché per noi, sia chiaro, viene prima la maglia di qualsiasi calciatore. Ronaldo è un grandissim­o, ma la squadra c’è: 7 scudetti consecutiv­i, Coppa Italia. La Champions non sia ossessione, prima o poi arriva». Si esalta invece il presidente del Parlamento europeo, bianconero doc, Antonio Tajani, FI: «Ronaldo? E magari! E pure Milinkovic­savic, che ci serve come il pane, dobbiamo vincere la Champions». Poi certo «i costi devono essere sostenibil­i, non sono operazioni da fare ad ogni costo, ma se sono possibili, è uno scenario fantastico per tutto il calcio italiano». Già gode Guido Crosetto, FDI: «Ronaldo? Un sogno... Io sono tifoso e sono irrazional­e, se arriva divento matto, sana follia per tutto il calcio italiano. Costa troppo? E che, devo pagare io?», ride. E tentatissi­mo è pure Ettore Rosato, vice presidente della Camera Pd e bianconero: «Speriamo di non dissanguar­ci, ma speriamo pure che la Juve lo prenda! È un grandissim­o, e richiamere­bbe ancora più pubblico alle partite». Tutto giusto, certo, ma non ditelo al presidente del Napoli Club Montecitor­io, Gaetano Quagliarie­llo, eletto con FI: «E niente, se arriva mi toccherà gufare perché gli venga una pubalgia. Mica un girone intero, anche metà, vabbè...». Perché «qui se continua così ci tocca fare la secessione calcistica, il campionato del Regno delle Due Sicilie, che questi ormai giocano da soli!». Pare non scomporsi Ignazio La Russa, interista di FDI: «Il Ronaldo fenomeno migliore è già arrivato in Italia, ed è quello che prendemmo noi... Poi boh, mi sembra quasi che la Juve stia montando queste voci per convincere Lotito ad abbassare il prezzo di Milinkovic-savic, vero obiettivo. Detto ciò, ammetto: se viene, Ronaldo farà bene al calcio italiano». Già, ma verrà? Maurizio Gasparri, romanista e forzista, dubita: «Le cifre che leggo mi lasciano esterrefat­to, fuori dal mondo. Con lui campionato ingiocabil­e? Io non temo niente, tifo per fede e non perché mi aspetto di vincere spesso. La Juve ha una società fortissima, noi ne abbiamo passate tante, ma non vacillo: avremo gioie rare, ma vuoi mettere quel colpo di testa di Manolas...».

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