Sponsor e premi L’affare monstre alla fine conviene
Sartori, Kpmg: «Sarebbe un bene per la serie A»
Centoventi milioni il cartellino e 30 milioni netti (65 lordi) a stagione per 4 anni lo stipendio, per un fuoriclasse vicino ai 34 anni. I numeri dell’affare Juve-ronaldo sono da brividi, 380 milioni sarebbero un buon investimento? E in che modo i bianconeri potrebbero sostenerlo? «Sì, l’operazione ha una sua logica e potrebbe stare in piedi finanziariamente. Soprattutto sarebbe un bene per tutto il calcio italiano che ne beneficerebbe in termini di immagine e appeal. Come è successo in Francia con l’arrivo di Neymar». Parola di Andrea Sartori, global head of Sports di Kpmg, una delle voci più autorevoli in materie economicocalcistiche.
Il nome di Cr7 ha già spinto ai massimi il titolo della Juve, ieri +7,27%, la Borsa ha dato il suo placet. Forse perché alla fine i pro sarebbero più dei contro, e a Torino i calcoli li sanno fare bene.
Il club di Andrea Agnelli è fra i più solidi d’europa, ma per raggiungere il livello top ha bisogno di aumentare i ricavi commerciali. Real e Barcellona viaggiano sui 280-290 milioni l’anno, la Juve sui 120. L’adidas paga 70 milioni a stagione per vestire i galacticos e ne dà 23 ai bianconeri. Differenze simili si riscontrano nel confronto fra main sponsor Emirates-jeep, gli arabi assicurano a Florentino Perez altri 70 milioni l’anno. «Non credo che da un giorno all’altro il gap sparirebbe, ma con Ronaldo la Juventus avrebbe molto più potere negoziale con gli sponsor. E ne arriverebbero di nuovi». Con 322 milioni di follower (più di sei volte della Juve) Cr7 è la porta per il mondo, soprattutto per Asia, Sudamerica e Stati Uniti. «Iniziative legate a sponsor locali frutterebbero nuove entrate, Ronaldo è un “brand” globale». Lieviterebbero la vendita di magliette bianconere (nel 2017 ne sono state comprate 41 mila) e anche i prezzi dello Stadium: «È già ai massimi livelli di sfruttamento, ma con un campione così i tifosi potrebbero anche digerire un ulteriore aumento dei prezzi». In più c’è il «moltiplicatore» Champions: con la riforma della Coppa arrivare ai quarti(dove i bianconeri sono stati fermati proprio da Ronaldo)garantisce 20-25 milioni in più dell’edizione precedente. E Cr7 ne ha alzate cinque di Champions.
Dall’altra parte i rischi, a partire dall’ingaggio: «Corrisponde al 25% del monte stipendi dell’intera Juve, potrebbe non essere facile trovare l’equilibrio interno». Come la prenderebbe Dybala a guadagnare quattro volte in meno del genio di Madeira? E basteranno 5 Palloni d’oro a tenere a bada gli altri bianconeri?