Corriere della Sera

I gol nel finale non arrivano per caso

Su 146 reti, 29 realizzate dopo l’85’ e 17 sono state decisive per il risultato

- Luca Valdiserri

Cinque

● Non solo a tempo scaduto: il gol del 3-2 del Belgio al Giappone è stata forse l’azione più bella del Mondiale

● Cinque sono i giocatori del Belgio che l’hanno costruita. Il portiere Courtois, De Bruyne, Meunier, Lukaku (con il suo «velo) e Chadli

A Russia 2018, le giornate (intese come ore di luce) e le partite non finiscono mai. Su 146 gol segnati al Mondiale, infatti, ben 29 sono stati segnati dopo l’85’. Dato ancor più interessan­te: 17 di questi gol sono stati decisivi per il risultato finale. Le squadre che ne hanno segnati di più sono Brasile e Corea del Sud con 3 (Coutinho e Neymar contro Costa Rica, Firmino contro il Messico; Son contro il Messico e la Germania, Kim contro la Germania). I più importanti sono stati tre: quello di Shaqiri al 90’ in Svizzera-serbia, che ha tutto sommato deciso la qualificaz­ione agli ottavi e fatto scoppiare una guerra calcistico/diplomatic­a tra Belgrado e il Kosovo per l’esultanza di Shaqiri (e prima quella di Xhaka) con l’aquila bicipite della Grande Albania; quello di Rojo all’86’ in Argentinan­igeria, che però si è rivelato soltanto una grande illusione, visto che l’albicelest­e è uscita alla partita dopo, contro la Francia, nonostante un altro gol a tempo scaduto segnato da Aguero; quello di Chadli al 94’, nell’ottavo di finale Belgio-giappone 3-2, arrivato alla fine dell’azione forse più spettacola­re di tutto il Mondiale: un contropied­e fulminante partito da Courtois, condotto da De Bruyne, rifinito dall’assist di Meunier e dal «velo» in area di Lukaku per la conclusion­e finale, che non ha lasciato scampo a Kawashima. Una specie di staffetta 4x100 ai Giochi olimpici.

Nel finale delle partite ci sono stati gol di tutti i tipi. Gol di testa: Harry Kane in Inghilterr­a-tunisia ma il colombiano Yerry Mina contro l’inghilterr­a. Autogol: Bouhaddouz in Iran-marocco e il portiere Sommer in Svizzera-costa Rica. Gol che sembravano importanti e non lo erano: Kroos in Germania-svezia o Aspas in Spagna-marocco. Gol che sembravano inutili e hanno cambiato la storia del Mondiale: Ansarifard in Iran-portogallo, che ha mandato Cristiano Ronaldo tra le fauci di Cavani. Gol segnati da chi non aveva niente da chiedere ma ci ha provato lo stesso fino all’ultimo: i due della Corea del Sud (Son e Kim) contro la Germania, quando pure Neuer aveva abbandonat­o la sua porta per andare in attacco.

Le ragioni di tanti gol nel finale? È lapalissia­no che chi deve recuperare si butti in avanti e si scopra. Però ha sicurament­e giocato un ruolo anche il fattore climatico. Il Mondiale si è giocato finora con temperatur­e molto buone per calciatori stressati da una stagione lunghissim­a. Chi ha scelto il ritiro nei pressi di San Pietroburg­o — come hanno fatto l’inghilterr­a e la Croazia — ne ha tratto un sicuro beneficio. Ormai il calcio è diventato, se non una scienza esatta, un grande laboratori­o per studiosi. Proprio come ha dimostrato l’inghilterr­a che aveva preparato in modo maniacale quello che arriva ancora dopo l’ultimo fischio dell’arbitro: i calci di rigore.

Pericolose

Brasile Corea del Sud sono le più «pericolose» nel finale con tre centri a testa

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Bianconero Renato Cesarini, nato nel 1906 a Senigallia, morto a Buenos Aires nel ’69

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