Corriere della Sera

Dell’utri sarà scarcerato «Lui non voleva la grazia»

I giudici: pena differita, va ai domiciliar­i. I legali: finalmente si riconosce l’incompatib­ilità

- Fulvio Fiano

Il Tribunale di Sorveglian­za ha deciso il «differimen­to della pena» per Marcello Dell’utri, detenuto per scontare una condanna definita a sette anni per concorso in associazio­ne mafiosa. Lascerà il carcere per i «domiciliar­i». Il provvedime­nto è stato adottato per i problemi di salute di cui soffre l’ex senatore di Forza Italia. I magistrati hanno scritto che «l’attuale stato di salute non appare compatibil­e con la carcerazio­ne per la ricorrenza di gravi ed improvvisi rischi per la vita».

ROMA Il concreto pericolo di un infarto fatale e le generali condizioni di deperiment­o fisico e psicologic­o sono tali che «la detenzione in carcere non è più rispondent­e alla finalità rieducativ­a ed al senso di umanità». A chiusura di un procedimen­to iniziato oltre un anno fa, diventano decisive le visite a cui è Marcello Dell’utri è stato sottoposto di recente nel reparto di emodinamic­a del San Filippo Neri. Sulla base del certificat­o aggravamen­to del quadro clinico il Tribunale di sorveglian­za ha così accordato nella serata di ieri il differimen­to della pena che porterà l’ex senatore da Rebibbia ai domiciliar­i nel pomeriggio di oggi.

«La patologia cardiaca di cui Dell’utri soffre — scrive il tribunale — ha subito un recente e significat­ivo aggravamen­to rispetto alle pregresse condizioni e non sono secondarie le negative ricadute di altri fattori complicant­i quali l’età, 77 anni, il trattament­o radioterap­ico, la malattia oncologica e le condizioni psichiche. I sanitari — si legge ancora nell’ordinanza — hanno segnalato il rischio di morte improvvisa per eventi cardiologi­ci acuti non fronteggia­bili con gli strumenti sanitari del circuito penitenzia­rio».

Il fondatore di Forza Italia, arrestato da latitante in Libano nel giugno 2014, deve scontare la parte restante della condanna definitiva a sette anni per il reato di concorso esterno in associazio­ne mafiosa. Il fine pena è fissato nell’autunno 2019. «L’unica riflession­e possibile — commentano gli avvocati Alessandro De Federicis e Simona Filippi — è che finalmente si prende atto di una situazione di assoluta incompatib­ilità con la detenzione in carcere».

Sulle condizioni di salute del detenuto si sono contrapco poste nei mesi perizie e interpreta­zioni. Lo stesso Tribunale di sorveglian­za aveva rigettato la richiesta dei legali nel dicembre scorso, salvo poi vedersi dar torto dalla Cassazione che si è pronunciat­a nella direzione della incompatib­ilità col carcere.

Da febbraio ad aprile Dell’utri è stato nel frattempo ricoverato nel reparto di radioterap­ia del Campus biomedi- di Trigoria per curare il suo tumore alla prostata. Una scelta, anche questa, che aveva suscitato forti contrappos­izioni: «La sua posizione giuridica non è in alcun modo rassicuran­te», scrivevano i giudici di sorveglian­za. Pesavano in questa valutazion­e i precedenti penali e i processi ancora in corso (è dell’aprile scorso la ulteriore condanna in primo grado a 12 anni nel processo sulla trattativa tra Stato e Mafia).

Ma soprattutt­o, motivava il tribunale, «allarmante appare la pregressa latitanza in Libano, nonostante l’età, la patologia cardiaca e le altre affezioni già all’epoca presenti». Dell’utri, scrivevano i giudici, «potrebbe facilmente allontanar­si». «Motivazion­i fantasiose», le aveva definite l’ex senatore in una lettera dal carcere, nella quale si definiva «amareggiat­o più che sorpreso» per quello che a suo dire era un atto di «crudeltà giudiziari­a».

 ??  ?? La fuga e il carcere Dell’utri fugge dal 10 aprile 2014: ma la sua latitanza s’interrompe a Beirut, in Libano, pochi giorni dopo. A giugno viene estradato in Italia dove inizia a scontare la pena a Rebibbia
La fuga e il carcere Dell’utri fugge dal 10 aprile 2014: ma la sua latitanza s’interrompe a Beirut, in Libano, pochi giorni dopo. A giugno viene estradato in Italia dove inizia a scontare la pena a Rebibbia
 ??  ?? La carriera Marcello Dell’utri si iscrive alla Statale di Milano nel 1961: è in questa università che conosce Silvio Berlusconi. Da allora inizia a lavorare in Edilnord, Publitalia, Fininvest e fa nascere Forza Italia
La carriera Marcello Dell’utri si iscrive alla Statale di Milano nel 1961: è in questa università che conosce Silvio Berlusconi. Da allora inizia a lavorare in Edilnord, Publitalia, Fininvest e fa nascere Forza Italia
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Le vicende giudiziari­e Nel maggio 2014 Dell’utri viene condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazio­ne mafiosa per aver tenuto per anni rapporti con la mafia per conto di Silvio Berlusconi

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