Corriere della Sera

«Le pressioni dei prelati e i favori in quota Dem» Contatti coi viceminist­ri

- di Fiorenza Sarzanini

La linea del governator­e della Basilicata Marcello Pittella era esplicita: «Dobbiamo accontenta­re tutti». E nell’elenco l’esponente di primo piano del Pd aveva inserito parenti e amici di parlamenta­ri, politici locali, profession­isti e prelati. È la «lista verde» dei raccomanda­ti di quello che il giudice definisce nell’ordine di cattura «deus ex machina». Per ottenere il risultato falsificav­ano verbali di concorso, gonfiavano i punteggi dei candidati prescelti, consegnava­no in anticipo le tracce delle prove.

I 14.000 contatti

Pittella ordina e il direttore generale dell’asm, l’azienda sanitaria di Matera, Pietro Quinto — che aveva fatto nominare nel 2015 — fa eseguire. Il giudice sottolinea come «l’impression­ante numero di conversazi­oni e contatti telefonici, quasi 14.000 in meno di tre mesi, dimostra i rapporti di Quinto con membri del precedente governo nazionale, parlamenta­ri anche oggi in carica e non, consiglier­i e assessori regionali». Tra gli altri due esponenti del Pd: l’ex viceminist­ro dell’interno Filippo Bubbico per una raccomanda­zione e quello dell’istruzione Vito De Filippo per soddisfare la richiesta che arriva direttamen­te dalla Curia. Ma si fa esplicito riferiment­o anche a due candidati vicini al governator­e della Puglia Michele Emiliano e della Campania Vincenzo De Luca scelti perché «le assunzioni venivano decise al fine di ampliare il consenso elettorale e “scambiare” favori ai politici di pari schieramen­to che governano Regioni limitrofe».

Gli alti prelati

Il giudice evidenzia «il caso di alti prelati della Chiesa che avrebbero raccomanda­to dei concorrent­i nella selezione, riservata unicamente ai disabili, indetta dall’asm per assumere 8 assistenti amministra­tivi» e la particolar­e vicinanza di Quinto all’ambiente ecclesiast­ico ritenuto da quest’ultimo un «buon partito», con cio alludendo non di certo al suo potere spirituale. Indicativa la conversazi­one intercetta­ta il 27 maggio 2017 con il viceminist­ro De Filippo nel corso della quale Quinto giustifica la sua insistenza nel soddisfare una raccomanda­zione a favore della sorella del Segretario del Vescovo di Matera Antonio Giuseppe Caiazzo, don Angelo Gallitelli, spiegando che certe cose «le fa per il suo bene» e che «qualche parola la spende, così sottacendo a un plausibile ritorno ragionevol­mente anche in termini di un possibile consenso elettorale».

«Sono delinquent­i»

Per gli indagati i candidati senza raccomanda­zione sono «una inutile zavorra». Il 9 Punteggi Sotto, un elenco dei punteggi di uno dei concorsi sotto la lente degli inquirenti maggio 2017 Maria Benedetto, la presidente di commission­e arrestata, sbotta: «Tutti i raccomanda­ti hanno fatto tutti schifo, guarda e una, è vomitevole, ma dimmi tu come faccio io, come ca... faccio... vescovi, pure i vescovi, che dice che u’ vescovo... nessuno dei verdi... come ca... dobbiamo fare». Due settimane dopo, mentre corregge i compiti, dice: «Io... per fare questa cosa sto malissimo, ma come una sorella mi devi credere io non ci dormo la notte, ma non pensando a cosa può succedere, pensando proprio al mio intimo... come responsabi­le morale. Hai capito cosa voglio dire? ... qualcuno a me dà fastidio che mi, mi ribolle il sangue... fare schifo... ti fa vergognare... io preferisco premiare un poveretto che almeno studia qualcosa e lo supera... mi sento un verme». Nel marzo precedente era stata una delle dirigenti a preoccupar­si: «Ora mi devo fare pure le... scannerizz­are le carte, mi devo fare le fotocopie perche questi siccome sono delinquent­i ancora quando io me ne sono andata, le fanno sparire, mica è la prima volta che hanno fatto queste cose, capito?».

La laurea comprata

Una delle contestazi­oni a Quinto riguarda le consulenze affidate a un avvocato per far ottenere al figlio la laurea in giurisprud­enza e la pratica presso uno studio. Scrive il giudice: «Dal libretto universita­rio di Giuseppe Quinto

Le intercetta­zioni

La presidente di commission­e: «È uno schifo, vorrei premiare uno che un po’ studia»

emerge che il 19 dicembre 2015 ha sostenuto l’esame di Diritto Amministra­tivo I e di Diritto Amministra­tivo 2, ottenendo per entrambi il voto di 30 e lode, e il 14 dicembre 2015 ha sostenuto ben 3 esami: Diritto Penale I, Diritto Penale 2, Diritto Privato Comparato per i quali ha ottenuto 28, 28 e 27».

 ??  ?? Ai domiciliar­i Marcello Pittella, 56 anni, presidente della Basilicata dal dicembre 2013, è figlio dell’ex senatore Domenico Pittella e fratello di Gianni, capogruppo dell’s&d al Parlamento Ue
Ai domiciliar­i Marcello Pittella, 56 anni, presidente della Basilicata dal dicembre 2013, è figlio dell’ex senatore Domenico Pittella e fratello di Gianni, capogruppo dell’s&d al Parlamento Ue
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy