Corriere della Sera

Il commercial­ista e l’ira dei condomini Ecco la sede «nascosta» della Lega

Nello studio Scillieri anche un profession­ista che seguiva il vecchio Carroccio

- di Elisabetta Andreis

MILANO Alcuni condomini di via delle Stelline 1, una piccola strada privata in centro a Milano, in realtà lo sanno da mesi. «Qui, la sede della Lega per Salvini premier? Certo. L’amministra­tore ha informato alcuni di noi, credo fosse metà dicembre, prima dell’assemblea condominia­le — racconta una signora salendo le scale —. Temevamo fosse una base operativa e quindi abbiamo protestato, non volevamo via vai, riunioni o eventuali disagi, a prescinder­e dalle nostre idee politiche. In base al regolament­o del palazzo non ci può essere nessuna associazio­ne di partito, lo abbiamo fatto notare a chiare lettere». A quel punto — raccontano i condomini — lo studio dei commercial­isti Zito-scillieri ha cercato di rassicurar­li anche per iscritto dicendo che si trattava soltanto di una «domiciliaz­ione», una sede legale, peraltro provvisori­a e non operativa.

Sta di fatto che lo studio al piano terra del palazzo, citato nella Gazzetta ufficiale e nello statuto del partito di Salvini, è rimasto, fino a quando è stato possibile, nell’ombra. Pacchi e raccomanda­te, ad esempio, venivano rimandate indietro. Perché?

I custodi non spiegano, ma dai cassetti spunta l’elenco delle società registrate presso il commercial­ista Michele Scillieri: una ventina di sigle senza che compaiano nomi di società apertament­e collegate al partito di Salvini. «L’amministra­tore di condominio ci ha detto di rispedire al mittente tutta la posta indirizzat­a alla Lega e così abbiamo fatto, le rimandiamo indietro», si lasciano sfuggire.

Tra questa sede così particolar­e della «nuova» Lega e il mondo della Lega «storica», quella che in città è rappresent­ato dalla sede di via Bellerio, c’è un collegamen­to: è uno studio di commercial­isti di Bergamo. Ha sede in via Maj e segue proprio gli affari della «vecchia» Lega Nord dal 2014 ma in particolar­e da quando, l’anno scorso, la procura di Genova ha iniziato a dare la caccia ai 49 milioni che secondo i magistrati il Carroccio deve rimborsare perché frutto di una maxi truffa ai danni dello Stato per la quale Umberto Bossi e l’allora tesoriere Francesco Belsito sono stati condannati in primo grado.

Ambienti della Lega spiegano: «I commercial­isti bergamasch­i sono Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, entrambi del 1979, coetanei dell’attuale tesoriere Giulio Centemero. Da Bergamo Manzoni si è spostato a Milano, poco dopo il periodo di praticanta­to, per lavorare

La protesta

Gli inquilini: di fronte alle nostre proteste, ci hanno detto che la sede era provvisori­a

nello studio di Scillieri», che si occupa soprattutt­o di fallimenti e all’epoca si trovava in un’altra zona della città, quella di via Vincenzo Monti e solo di recente si è trasferito in via delle Stelline, una strada più defilata. Nella Lega poi assicurano che «lo stesso Centemero conosce da anni il commercial­ista Scillieri».

La sede «nascosta» diventa quindi un nuovo tassello nella vicenda dei fondi della Lega, su cui da giorni il leader Matteo Salvini ha aperto un duro scontro con la magistratu­ra. La decisione della Cassazione di confermare la richiesta alla Lega di rimborsare

I custodi e la posta «L’amministra­tore ci disse di rispedire al mittente la posta destinata alla Lega»

i 49 milioni di finanziame­nto pubblico stabilendo il «blocco» di ogni fondo riferibile al partito, ha scatenato la reazione del segretario che ha parlato di una «una sentenza politica» e chiesto un incontro con il capo dello Stato.

Nell’intrico dei fondi del Carroccio entra quindi anche l’indirizzo di via delle Stelline e quella sede così insolita, dove anche la posta veniva rispedita indietro.

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