Corriere della Sera

«Sì, l’indirizzo è quello, ma ora cambieremo Matteo non lo sapeva? L’ufficio è poco operativo»

- Giuseppe Alberto Falci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROMA Il 14 dicembre del 2017 appare in Gazzetta ufficiale “Lega per Salvini premier”, un movimento politico si legge nello statuto, che «ha per finalità la pacifica trasformaz­ione dello Stato italiano in un moderno Stato federale». Tutto qui?

«Sì».

Centellina e dosa le parole Giulio Centemero, neo parlamenta­re della Lega, ma soprattutt­o dal 2014 tesoriere di via Bellerio.

Per caso è un escamotage per trasferire nel nuovo movimento i 49 milioni di euro che la Cassazione chiede alla Lega di restituire?

«No, non c’è mai stato e mai ci sarà alcuno scambio finanziari­o tra i due movimenti politici, la Lega Nord e la Lega per Salvini premier. D’altronde, se si leggono entrambi gli statuti hanno scopi differenti».

Dove sono finiti i 49 milioni

di euro di contributi elettorali che la Cassazione chiede di restituire? «Intanto vorrei fare una premessa».

Prego.

«Quel denaro non è indebitame­nte percepito. Fino al 2012 il finanziame­nto pubblico veniva assegnato al singolo partito in base ai voti raccolti alle elezioni politiche e non a quanto veniva indicato nel rendiconto del partito, che era un adempiment­o meramente formale. Ecco, 49 milioni sono la somma dei contributi maturati nel 2006, nel 2008 e nel 2010. Tutto ciò non è un reato. E anche se lo fosse quei finanziame­nti erano dovuti. In tutto questo c’è anche un’assurdità: se un cittadino ci dona 5 euro, ci sequestran­o pure quei 5 euro...». Come avete utilizzato i 49 milioni di euro?

«24 milioni sono stati destinati alle risorse umane: stipendi,

contributi, etc... Altri 20 milioni per la campagna elettorale e la restante parte per altri costi».

Sembrerebb­ero tanti 24 milioni di euro per i dipendenti.

«Consideri che quando sono stato indicato come tesoriere il numero dei dipendenti era pari a 72. Oltretutto si può verificare sul sito della Lega dove si trovano i rendiconti dal 2010 al 2016.Dunque non è eccessivo. Vorrei però aggiungere che nello stesso, 2010-2016, e in base agli stessi criteri il Partito democratic­o ha percepito 189 milioni...».

Intanto è spuntata una nuova sede in via delle Stelline a Milano.

«Nulla di scandaloso. E’ la domiciliaz­ione legale di “Lega per Salvini premier”. Non è quella operativa. Attenti, questo caso è costruito sul nulla». Perché?

«Rientra nella normalità

delle cose che una società o una associazio­ne si domicilino presso un legale o un commercial­isti».

Il commercial­ista della sede legale si chiama Michele Scillieri. Lo conosce ?

«Sì, da diversi anni, ma non abbiamo un rapporto stretto».

A che piano dell’edificio si trova la sede della Lega per Salvini premier? «Se non erro al piano terra».

Ci può dire le misure dell’immobile...

«Non ne ho idea, non so quanti metri quadrati sia».

Salvini avrebbe detto che non conosce la sede di via delle Stelline. E’ così?

«Trattandos­i di domicilio legale e non operativo, quindi non di una sede dove si svolgono attività, è solo l’amministra­tore a frequentar­la.il ministro dell’interno ha sicurament­e pensieri più importanti». La sede legale resterà in via delle Stelline?

«Molto probabilme­nte cambieremo sede».

Avete già in mente un immobile?

«Stiamo valutando».

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I 49 milioni di euro? Ne sono stati spesi 24 per le risorse umane, c’erano 72 dipendenti Altri 20 milioni sono serviti per le campagne elettorali

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