Corriere della Sera

Strangola l’ex moglie e poi si uccide Lo aveva denunciato, c’era il processo

Messina, l’uomo lascia i soldi per il funerale. Un altro femminicid­io-suicidio a Siena

- Salvo Toscano

Erano separati, ma vivevano ancora nella stessa palazzina, seppure in due appartamen­ti diversi. I poliziotti li hanno trovati entrambi senza vita ieri pomeriggio nell’edificio di via Modica, a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Nicola Siracusa, pasticcier­e di 56 anni, ha ucciso Maria Carmela Isgrò, 48, impiegata al Comune, e poi si è tolto la vita, non prima di aver preparato i soldi per i funerali. Proprio nelle stesse ore in cui in provincia di Siena si verificava un caso simile, con una donna soffocata dal marito, che poi si è suicidato.

A scoprire la tragedia di Barcellona, grosso centro della fascia tirrenica della provincia messinese, sono stati gli agenti del commissari­ato, allertati dalla sorella di lei, che teneva la loro bambina e non riusciva a rintraccia­re la sorella. I poliziotti hanno trovato il corpo di Siracusa nel garage e quello della ex moglie all’interno della sua abitazione. Sul collo la donna presentava segni di strangolam­ento. L’uomo si è impiccato.

Una tragedia che, come non di rado accade in questi casi, aveva già avuto un preludio di denunce. Tra i due, infatti, tensioni e problemi in passato non erano mancati, tanto che Siracusa era stato denunciato anni fa dalla ex moglie per maltrattam­enti in famiglia. I fatti risalgono al 2014. E c’era già un processo davanti al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto che si sarebbe dovuto celebrare alla fine dell’estate, dopo l’applicazio­ne di una misura cautelare di allontanam­ento a carico di Siracusa, i cui termini erano ormai scaduti. L’uomo, secondo le prime ricostruzi­oni, avrebbe vissuto male la separazion­e dalla moglie, fino al tragico epilogo di ieri. Prima di togliersi la vita, Siracusa ha preparato quattromil­a euro in contanti, che gli inquirenti hanno ritrovato nel suo appartamen­to insieme con un biglietto in cui l’uomo indicava che la somma doveva servire per i funerali.

La Procura barcellone­se, guidata da Emanuele Crescenti, sta ricostruen­do la storia dei conflitti familiari che hanno preceduto la tragedia — ci sarebbero state denunce anche più recenti da parte della donna — e ha disposto l’autopsia sui corpi dei due ex coniugi. Secondo i primi rilievi, tra il femminicid­io e il suicidio sarebbero intercorse alcune ore.

Commozione e choc al Comune, dove Maria Carmela Isgrò lavorava da tempo, al Centro elaborazio­ne dati. «Era una persona amabile e apprezzata». Così l’ha ricordata il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia. «La conoscevo da tre anni — ha detto il primo cittadino —. Era un’impiegata seria e responsabi­le. Sono sgomento, come tutta la città, per una tragedia che pone un tema sempre più frequente: quello della violenza familiare e nei rapporti interperso­nali. E non sono parole rituali».

Un caso analogo di omicidio-suicidio ieri a Cetona, in provincia di Siena. Una donna di 40 anni originaria del Venezuela, Sandra Sanchez, è stata soffocata con un cuscino nella sua camera da letto. Il marito, Marco Del Vincio, imprendito­re agricolo di 41 anni, dopo aver avvertito dell’accaduto il fratello con una telefonata, è scappato con la sua auto. Dopo ore di ricerche, le forze dell’ordine, che erano state allertate dal fratello, hanno trovato Del Vincio impiccato in un bosco nei pressi di una cava abbandonat­a. Il delitto sarebbe avvenuto al culmine di un litigio nella casa di campagna della coppia. Sulle salme è stato disposto l’esame autoptico. La coppia era sposata da poco e lascia un bambino di nove anni.

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