«Uno stalker» Raccolta firme per cacciare un assessore
Il contatore delle firme contro il neo assessore alla Cultura della giunta leghista di Pisa continua a segnare nuove adesioni. Ieri sera erano quasi settemila, un numero destinato a crescere. L’amministratore contestato si chiama Andrea Buscemi, ha 55 anni, ed è attore, regista e conduttore televisivo. Un volto conosciuto anche a livello nazionale per aver recitato con Proietti e Albertazzi e aver diretto, come ci racconta la sua biografia, Paolo Villaggio, Paola Gassman, Flavio Bucci e Corinne Cléry. Perché tanto furore contro il neo assessore appena insediato? La risposta è nel titolo della raccolta firme. «Pisa, un condannato per stalking nominato assessore alla cultura. Vogliamo le dimissioni!», si legge su Change.org, il sito delle petizioni online. Buscemi è stato effettivamente condannato dalla Corte d’appello di Firenze (sentenza del 30 maggio 2017 ) a risarcire alla donna che lo aveva denunciato le spese processuali. La Corte aveva demandato al giu-
dice civile di quantificare eventuali ulteriori danni, ma nessuna condanna era stata emessa in sede penale per l’avvenuta prescrizione. E in primo grado? Assolto, anche perché all’epoca non c’era il reato di stalking. «Ma resta l’episodio gravissimo e inaccettabile e noi siamo indignate e sconcertate dalla decisione del nuovo sindaco Michele Conti di nominare assessore alla Cultura un personaggio simile», commenta la presidente della Casa della Donna Carla Pochini. Che spiega: «La sua vittima è stata assistita dal nostro centro antiviolenza e a distanza di dieci anni dalla prima denuncia ha ancora danni psicologici gravi. Questa nomina è un oltraggio a tutte le donne; chiediamo al sindaco Conti l’immediata rimozione del neo assessore». A giorni La Casa della Donna organizzerà una manifestazione pubblica, alla quale avrebbero già aderito partiti e movimenti della sinistra e personaggi della cultura e della società civile pisana. Buscemi continua a parlare di strumentalizzazione. «Sono sereno. Sto lavorando, non ho tempo per le chiacchiere e l’unica mia preoccupazione è gestire al meglio Pisa», taglia corto.