Spiagge, la stretta sugli ambulanti
La scheda
● Ieri al Viminale è stata presentata la circolare «spiagge sicure»
● È il documento che ogni estate viene inviato a prefetti e forze di polizia per inasprire i controlli sui litorali contro gli ambulanti e dare una stretta nelle attività di contrasto alle organizzazioni che gestiscono la contraffazione ROMA Gli esempi, le best practice, sono Ravenna e Cervia che con un protocollo d’intesa fra Prefettura, forze dell’ordine e associazioni di commercianti «hanno debellato l’abusivismo commerciale in spiaggia», ma «hanno sconfitto gli abusi, anche a Milano Marittima», sottolinea il ministro dell’interno Matteo Salvini. Ora, però, secondo il responsabile del Viminale serve un passo in più, perché «non basta dire al cittadino non comprare il falso, non farti massaggiare in spiaggia da chi non è abilitato, non acquistare borse e giocattoli che potrebbero essere dannosi, perché così si alimenta la malavita organizzata».
Rivoluzione Fug
Un passo inedito che prevede l’utilizzo di una percentuale di soldi (ancora da calcolare) prelevati dal Fondo unico di giustizia, somme liquide — oltre un miliardo e settecento milioni di euro — confiscate alle mafie (il totale è quasi 5 miliardi). Risorse che potranno essere utilizzate dai Comuni, in accordo con le Prefetture, per assumere agenti della polizia locale, anche stagionali, o pagare gli straordinari agli operatori in servizio, e contrastare sul campo — in spiaggia e nelle località di villeggiatura — abusivismo e violazioni delle normative sanitarie.
È questo il nodo centrale dell’operazione Spiagge sicure 2018, rivisitazione di edizioni precedenti, «ma con il doppio gusto di utilizzare i soldi tolti ai mafiosi per combattere la malavita organizzata», spiega Salvini, che ha inviato ai prefetti una circolare di quattro pagine nella quale l’attività dei venditori abusivi al mare viene accusata di «determinare danni al sistema economico e fiscale», provocare «frequenti turbative dell’ordine pubblico», e «favorire il riciclaggio di denaro e lo sfruttamento di manodopera, soprattutto straniera».
Accordi con gli esercenti
Al centro dell’iniziativa del Viminale «le località marittime, i centri storici delle città d’arte, fiere e manifestazioni di pubblico spettacolo». Si spera di partire in almeno cinquanta località. Per ora non è previsto un aumento dei livelli di sicurezza antiterrorismo (peraltro già alti). I protocolli fra amministrazioni pubbliche (comprese le Regioni) ed esercenti (come i gestori di stabilimenti balneari) dovranno prevedere il «contrasto alla filiera dell’abusivismo commerciale e della falsificazione dei prodotti, da demandare alla Guardia di Finanza» e la «massima valorizzazione del ruolo delle polizie locali» per la loro esperienza in materia di commercio. Alle associazioni dei commercianti sarà comunque chiesta la disponibilità «a contribuire finanziariamente all’assunzione di personale con contratto a tempo determinato a carattere stagionale» e anche per «l’incremento dei servizi di controllo del territorio».
Accessi bloccati
Operazioni che — si legge ancora nella circolare — prevedono «l’adozione di piani di intervento operativo per il controllo sistematico (anche interforze) degli arenili e delle strade di accesso», nonché «l’adozione di divieti di accesso e di vendita per gli ambulanti abusivi in spiaggia e nelle adiacenze, con relativa segnaletica e locali da adibire a deposito delle merci sequestrate». Oltre a disporre iniziative antiabusivismo in occasione di «manifestazioni di pubblico spettacolo» e per verificare la presenza di immigrati irregolari «con l’avvio immediato dell’iter per l’espulsione», il ministro annuncia poi «consistenti risorse» per finanziare i progetti collegati ai protocolli. E invita gli amministratori locali ad applicare i daspo urbani anche «nelle aree dei litorali più affollati e con maggiori flussi turistici», oltre a «informare e sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze derivanti dall’acquisto di merci contraffatte e sulle relative sanzioni». Che a seconda della gravità dell’infrazione variano da 100 a 7 mila euro. «Non vogliamo aumentarle — conclude Salvini —, sappiamo che sono difficilmente applicabili. Quindi meglio aumentare gli agenti sulle spiagge».