«La Marmolada è del Trentino» L’ira di Zaia: difenderemo il confine
L’agenzia del territorio premia Canazei. Il Veneto e il nodo degli impianti di risalita
Il fatto
«Giù le mani dalla Marmolada, la difenderemo con le nostre unghie», ha tuonato il governatore del Veneto Luca Zaia. «Difenderemo quel confine, che riguarda impianti di risalita e attività economiche, ma anche una questione di identità del Veneto. Questa è una partita che eredito», precisa Zaia, con stoccata a Galan. «Se fosse iniziata con noi sarebbe già conclusa perché avremmo trovato un accordo. Canazei Marmolada Col di Lana Malga Ciapela Caprile
Rocca Pietore Il panorama Uno scorcio della Val di Fassa: la Marmolada è il gruppo più alto delle Dolomiti Ho ereditato una montagna di scartoffie di sentenze contro sentenze, che cercheremo di risolvere».
Qualcuno dirà: vale la pena scaldarsi tanto per qualche ettaro di ghiaccio? Naturalmente sì. In gioco c’è il potere di costruire e di gestire gli impianti di risalita. Ci sono strutture già esistenti, che insistono su territorio bellunese e che rischierebbero di trovarsi dall’altra parte. Eppure, se tutto questo al Veneto sta molto a cuore, al Trentino potrebbe interessare meno. A parte la sontuosa offerta sciistica che già la Provincia autonoma offre, da quelle parti il movimento ambientalista è più organizzato e rumoroso che sul fronte veneto. È per questo che ieri, nella guerra del ghiaccio, da Trento sono arrivati segnali di distensione. «Le contrapposizioni non fanno mai bene né a una parte né all’altra», ha risposto a Zaia il presidente trentino Ugo Rossi. «Le questioni dello sviluppo, ma anche della salvaguardia del patrimonio ambientale intorno alla Marmolada, possiamo affrontarle insieme. Siamo disponibili con buon senso e responsabilità. Le montagne uniscono, non devono dividere». A cent’anni dalla Grande Guerra, sono parole che da queste parti suonano familiari.