«Grazie per il tuo gesto, caro Mastro cartaio»
Mauro Covacich ci ha raccontato di come abbia incontrato a Ventotene il nuovo «popolo» italiano e abbia toccato con mano, attraverso una conversazione intercettata sull’isola del famoso Manifesto, una nascente Nazione che fonda la sua identità contro lo straniero. Eppure proprio a Ventotene abbiamo scoperto i valori morali dello stare insieme, grazie a chi nell’isola ha riflettuto negli anni bui del nazi-fascismo, ma anche grazie a persone di oggi, molto diverse da quelle in cui si è imbattuto Covacich. Uno di loro, Antonio Franzini, è scomparso improvvisamente pochi giorni fa. Era un tipografo, anzi il «Mastro cartaio», come lui si definiva. Nel 2016, dopo la Brexit, Hollande, Merkel e Renzi decisero di incontrarsi nel mare di Ventotene e di fare visita alla tomba di Altiero Spinelli. Cosa poteva esserci di più bello e autenticamente europeista di consegnare ai tre potenti copia del Manifesto nelle loro lingue? Non una qualsiasi edizione, ma la più bella che le sue sapienti mani avrebbero potuto creare. L’idea di un dono così pieno di valore fu accolta immediatamente. Gli astucci furono portati a Palazzo Chigi da Franzini e sulla portaerei furono consegnati ai tre leader. Questo diede grande gioia al Mastro cartaio, che nessuno però ringraziò. Il nostro grazie per il suo gesto può essere forse il modo migliore di ricordarlo.