Corriere della Sera

Qui (ri)comincia l’avventura

La casa editrice Solferino lancia i primi tre titoli di una serie dedicata a un genere ancora attuale «Una collana per uscire dalle solite rotte». Il timone a Pierdomeni­co Baccalario

- Di Severino Colombo

Che fine ha fatto l’avventura? La domanda sorge spontanea scorrendo le classifich­e dei libri per ragazzi più venduti in Italia: tra i bestseller si trovano favole per la buonanotte, diari di monelli, libri-gioco, saghe fantasy ma di romanzi d’avventura neanche l’ombra. L’occasione di rifarsi arriva adesso con i «Libri Corsari», la nuova collana per i lettori giovanissi­mi dell’editrice Solferino. La serie, curata da Pierdomeni­co Baccalario, ha un sottotitol­o programmat­ico: «Piccole storie fuori rotta».

Spiega Baccalario: «La scommessa è di uscire un po’ dalle rotte del solitament­e raccontato. Puntare su momenti meno conosciuti della storia o su luoghi meno frequentat­i dalla letteratur­a di genere, o comunque, di farlo con punti di vista diversi». Aprono tre titoli diversissi­mi tra loro per temi, ambientazi­one, personaggi. Che hanno in comune, però, il fatto di mettere l’avventura davanti a tutto. Si va dall’esotismo della Cina del XIII secolo in Polvere nera di Miriam Dubini all’epopea dei viaggi per mare sulle rotte dell’esplorator­e James Cook con Il terribile testamento di Jeremy Hopperton di Davide Morosinott­o, fino alla Guerra civile americana che è lo scenario di Arrivano i fratelli Hood di Guido Sgardoli. Tutti pensati per lettori della fascia intorno agli 8-9 anni, i volumi sono disponibil­i in libreria (a 10 euro ciascuno).

Le storie corsare nascono dalla fantasia; le fonti d’ispirazion­e sono i grandi romanzieri d’avventufar ra ottocentes­chi così come i diari di esplorazio­ni e le memorie di viaggio di autori del passato o contempora­nei.

«Nel romanzo Polvere nera c’è Marco Polo e c’è il Gran Khan ma il racconto segue le vicende di una ragazzina cinese che cerca il padre pensandolo rapito». Un’altra intrepida ragazzina, Carrie, ne Il terribile testamento viaggia a bordo di una nave, travestita da uomo, fino ai confini del mondo conosciuto per scoprire una terribile verità. Frank e Jess Hood, invece, sono i due fratelli che organizzan­o una banda di ragazzi per porre fine alle angherie di un tenente dell’esercito nordista. La volontà è di mantenere un certo equilibrio tra storie con protagonis­ti maschili e femminili.

Oltre alle trame originali un aspetto innovativo della collana riguarda il formato del racconto. Spiega il curatore: «Le nostre avventure sono brevi; sviluppano il tema e l’esotismo dei grandi libri di Kipling, Verne, perché no?, di autori contempora­nei come Clive Cussler o Wilbur Smith, ma con un passo di scrittura più rapido, veloce, a volte forsennato». Sono volumi che stanno al di sotto delle cento pagine, una misura che di solito funziona molto con i libri comici. L’obiettivo rispetto al giovane lettore è duplice: da un lato metterlo a suo agio, invitarlo a entrare nell’avventura; dall’altro sì che sia nelle condizioni di «dominare» il libro, non di sentirsi schiacciat­o dal numero di pagine e dalla complessit­à della storia. «Soltanto così — aggiunge Baccalario — finita un’avventura in poche ore, può accadere che i lettori dicano: mica male, ne voglio un’altra».

La letteratur­a d’avventura ha alcune caratteris­tiche che la rendono interessan­te per un lettore in erba ovvero la trama va collocata da qualche parte e in qualche tempo e, quindi, la vicenda narrata può veicolare nozioni di storia e di geografia. Per questi titoli e per quelli a seguire, l’ambientazi­one è per lo più il passato: «L’avventura deve avere un che di perduto, per farti venire voglia di viverla», avverte Baccalario. E quali caratteris­tiche deve avere oggi un libro di avventura? «Essere divertente — spiega — e palpitante. Deve avere un buon ritmo di suspense e surprise. La suspense opera verso il futuro della storia (succederà qualcosa che non ti aspettavi); la surprise verso il passato (ti dico qualcosa che non credevi che fosse così)».

I nipotini contempora­nei di Dumas, Verne e Defoe in questa prima tornata di titoli se la cavano alla grande miscelando e bilanciand­o l’una e l’altra, e con anche un pizzico di umorismo, fraintendi­menti e voglia di giustizia. Tutto senza trucchi, senza magia, senza superpoter­i. «L’avventura convive bene con la magia ma stavolta abbiamo dato spazio a una sana, crudele e immaginifi­ca avventura», aggiunge Baccalario, che sarà anche autore di una storia (sullo zar Nicola II di ritorno dal Giappone lungo la transiberi­ana). A fare la loro parte

Tradizione

Il curatore: «C’ispira lo spirito di Kipling e Verne ma anche di Wilbur Smith e altri contempora­nei»

Con maschi e femmine Una storia si svolge durante la guerra civile americana, una nella Cina antica, una su una nave

sono anche le illustrazi­oni ricche, dettagliat­e, suggestive. Che, come nei più classici romanzi d’avventura, sono a pagina intera. Completano il volume un glossario e un testo di Baccalario sull’attualità del tema narrato. Per i lettori appassiona­ti ed esigenti il gioco è anche dare la caccia a dettagli e citazioni nascoste.

Pronti a partire? Un consiglio finale è cominciare dall’ultimissim­a pagina: qui è riportata la mappa del mondo con una «X», un simbolo che da R. L. Stevenson in poi indica dove si trova un tesoro nascosto e che, nei «Libri Corsari», mostra il luogo esatto dove comincia l’avventura.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? A sinistra: un’illustrazi­one da Il terribile testamento di Jeremy Hopperton; sopra: una tavola per Polvere nera; sotto: un’illustrazi­one per Arrivano i fratelli Hood. Tutti e tre i volumi sono editi da Solferino
A sinistra: un’illustrazi­one da Il terribile testamento di Jeremy Hopperton; sopra: una tavola per Polvere nera; sotto: un’illustrazi­one per Arrivano i fratelli Hood. Tutti e tre i volumi sono editi da Solferino

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy