Si lavora su Meite in difesa c’è Bremer
Oltre un migliaio di tifosi per i granata
A un mese e mezzo dall’ultima partita, e ad altrettanto dalla prima del nuovo campionato, il Toro ha ricominciato a correre ieri pomeriggio al Filadelfia, sotto un sole (e un caldo) equatoriale. La faccia nuova di Izzo, quelle rassicuranti di Belotti e Sirigu (il più applaudito), tanti giovani e, attorno, l’attesa dei tifosi. Poco più di un migliaio e, vista la temperatura, è già una prova di non trascurabile affetto.
Walter Mazzarri, un’altra sicurezza, inizia a far lavorare il gruppo, con la fiducia consegnata dal calendario: ufficialmente, lo shopping è iniziato da una settimana, e c’è tutto il tempo di far arrivare i pezzi mancanti. Del resto, diceva l’altro giorno Urbano Cairo, «la rosa c’è all’85 per cento»: tanto vale fare le cose con calma. giocatori (Niang, Obi, Ansaldi e Ljajic) non sono ancora a disposizione del tecnico del Torino Mazzarri perché sono stati impegnati al Mondiale Meno pressione e più ragione.
Non c’è Antonio Barreca che, a un passo dal Monaco, aveva chiesto al club di non presentarsi al raduno: dunque, niente test, ma orecchie al telefono, aspettando novità dal suo agente, Giuseppe Riso. Mancano, va da sé, anche i quattro giocatori reduci dalle nazionali — Niang, Obi, Ansaldi e Ljajic — ma l’attenzione di tutti, più che al calcio mondiale è al mercato globale. Anche se la boutique con cui fare affari è poco oltre il confine, a Montecarlo. Continua infatti la trattativa per la cessione del terzino, che annuncia buon incasso: sui 12 milioni di euro, tra base fissa e uno di bonus. Per uno made in Toro, plusvalenza totale. Come si dice in questi casi, siamo ai dettagli. L’impressione è che l’operazione, formalmente indipendente, possa però essere legata a quella per Soualiho Meite, 24 anni, centrocampista del Bordeaux in prestito dal Monaco, appunto. Uno che ha il fisico della buona promessa, un metro e 87 per 80 chili, e che molto potrebbe far comodo nel calcio di Mazzarri. Non è ancora a portata di mano, perché piace pure a Genoa e Fiorentina, ma il direttore sportivo Gianluca Petrachi ci sta lavorando: l’obiettivo, credendoci, è di acquistarlo a titolo definitivo.
Quasi sfumato Verissimo, anche perché, parafrasando Cairo, la pazienza nelle trattative ha un limite, il Toro non molla Gleison Bremer, 21 anni, difensore centrale dell’atletico Mineiro: dei due, uno, non fosse altro per lo status di extracomunitario. Nell’attesa, i tifosi granata sotto la tribuna del Fila, applaudono al passaggio della squadra, e per il resto osservano in silenzio, per la gioia di Mazzarri. Non è disaffezione, è concentrazione. Oggi a mezzogiorno, la presentazione delle nuove maglie, domani la partenza per il ritiro di Bormio: è solo l’inizio.