Corriere della Sera

Premio Strega al Ninfeo, proposito infranto della letteratur­a

- Di Aldo Grasso

C osì non vale. Eva Giovannini, reporter e volto di Rai3, è brava e da due stagioni il Premio Strega è diventato un programma culturale normale. Oddio, dovremmo sempre intenderci su cosa voglia dire programma culturale, ma insomma ci siamo capiti (Rai3, giovedì, ore 23). E poi quest’anno, il Premio ha visto protagonis­te le donne, ben tre in finale. La ragazza con la Leica di Helena Janeczek ripercorre l’incredibil­e vita di Gerda Taro, la prima fotoreport­er morta su un campo di battaglia a 26 anni. La corsara di Sandra Petrignani è un ritratto di Natalia Ginzburg. E tra il pubblico, intervista­ta, c’era Franca Leosini: un tripudio!

Non ci sono più i Premi Strega di una volta, quelli condotti da Luciano Luisi, Vanni Ronsisvall­e, Claudio Angelini, Paola Cacianti. Ve li ricordate? I presentato­ri si sforzavano di essere all’altezza degli scrittori, ponevano domande esistenzia­li, intimidiva­no il pubblico da casa con discorsi alati o sottesi. Le ore a pensare domande del tipo: «Come ci si sente a essere uno della cinquina?», «Qual è il sentimento di un giurato?».

Poi c’è stata la grande stazione di Gigi Marzullo: la cultura italiana in mano a Marzullo, che momenti indimentic­abili. Il Ninfeo di Villa Giulia trasformat­o in un corridoio di Viale Mazzini, il trionfo del generone televisivo romano, i votanti trasformat­i in mutanti. E Marzullo che diceva: «Siamo qui nella bella vetrina della letteratur­a italiana». Sì, la vetrina ai vetrinisti.

Eppure il Ninfeo di Villa Giulia è la location perfetta per rappresent­are l’idea che Roma ha dell’editoria (Torino e Milano hanno dovuto chiamare Nicola Lagioia e Chiara Valerio per farsi spiegare come funzionano le fiere dei libri!): peccato manchi il coraggio di soffermars­i sull’assalto al buffet, su maneggi delle votazioni o sulle malignità che rimbalzano fra clan diversi. Il Ninfeo è il proposito infranto della letteratur­a contempora­nea.

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IN ONDA
David Parenzo Attualità in prime time per La7: 1.008.000 spettatori,
5,3% di share
MAZE - LA FUGA Dylan O’brien Cinema per Rai2: seguono il film 880.000 spettatori, 4,8% di share
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