Corriere della Sera

Il Papa: «I potenti la smettano di calpestare il Medio Oriente»

A Bari con i patriarchi delle Chiese d’oriente. «Rispettare lo status di Gerusalemm­e»

- DAL NOSTRO INVIATO

«Non si dimentichi il secolo scorso, non si scordino le lezioni di Hiroshima e Nagasaki, non si trasformin­o le terre d’oriente, dove è sorto il Verbo della pace, in buie distese di silenzio». È la prima volta che il vescovo di Roma invita a un incontro di preghiera tutti i capi delle Chiese d’oriente, una galassia che cominciò a dividersi a partire dal Concilio di Efeso del 431. E la preghiera comune del Padre Nostro sul lungomare ventoso e assolato di Bari, «finestra spalancata sul vicino Oriente», è destinata a restare nella storia come l’immagine del Papa che parla accanto a una ventina di patriarchi fuori dalla Basilica di San Nicola, dopo due ore e mezzo di incontro privato, quasi a riassumere il pensiero di tutti i cristiani sul «Medio Oriente in agonia», la terra nella quale «ci sono le radici delle nostre stesse anime».

La morte della speranza, il Getsemani della storia. «L’umanità ascolti, vi prego, il grido dei bambini», mormora Francesco. «L’indifferen­za uccide, e noi vogliamo essere voce che contrasta l’omicidio dell’indifferen­za. Vogliamo dare voce a chi non ha voce, a chi può solo inghiottir­e lacrime, perché il Insieme

Il Santo Padre con i patriarchi delle Chiese d’oriente durante l’incontro di preghiera sul lungomare di Bari (Ansa) Medio Oriente oggi piange, soffre e tace, mentre altri lo calpestano in cerca di potere e ricchezze», sillabava davanti a settantami­la fedeli raccolti in riva al mare. Ed ora, davanti alla basilica di quel «vescovo dell’oriente la cui venerazion­e solca i mari e valica i confini tra le Chiese», la riflession­e del Papa denuncia la «gravissima responsabi­lità che pesa sulla coscienza delle nazioni, in particolar­e le più potenti», dagli interessi delle potenze in Siria allo status quo di Gerusalemm­e che «esige di essere rispettato» per arrivare a «una soluzione negoziata tra israeliani e palestines­i» che garantisca «la coesistenz­a di due Stati per due popoli». Francesco ha accolto e salutato uno ad uno i patriarchi, dal papa copto Tawadros II a Bartolomeo I di Costantino­poli al metropolit­a Hilarion, «ministro degli esteri» della chiesa ortodossa russa. E di rado ha usato parole così nette e dure: «Non le tregue garantite da muri e prove di forza porteranno la pace, ma la volontà reale di ascolto e dialogo… È essenziale che chi detiene il potere si ponga al vero servizio della pace e non dei propri interessi. Basta ai tornaconti di po- ● ● Il dialogo Il Papa e i patriarchi hanno avuto un incontro a porte chiuse con gli altri esponenti religiosi

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Il Papa si è recato ieri a Bari dove ha incontrato una ventina di patriarchi delle Chiese cristiane in Medio Oriente. Insieme sono scesi nella cripta della Basilica di San Nicola per venerare le reliquie del santo
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L’evento San Nicola Il Papa si è recato ieri a Bari dove ha incontrato una ventina di patriarchi delle Chiese cristiane in Medio Oriente. Insieme sono scesi nella cripta della Basilica di San Nicola per venerare le reliquie del santo La preghiera...

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