Pensioni d’oro, arriva il taglio
L’annuncio di Di Maio: poi la flat tax e un piano per le partite Iva. Precompilate da record
15 maggio sono state raccolte circa 950 mila richieste di adesione. Le domande non accettate sono state appena 32 mila, cioè il 3,4%. Il gettito atteso è di 2 miliardi di euro, 1,6 miliardi quest’anno e 400 il prossimo, ma bisognerà vedere se si centrerà l’obiettivo, visti i continui annunci del governo sulla «pace fiscale». L’operazione, «saldo e stralcio» di altre cartelle esattoriali, è nel programma dell’esecutivo, ma non è ancora pronta. La prossima settimana, ha detto il vice premier Luigi Di Maio, si comincerà a lavorare sul taglio delle pensioni d’oro. Poi su reddito di
La Lega ha promesso la cosiddetta «pace fiscale», cioè il maxi condono tombale ora allo studio sulle cartelle e le liti pendenti, e la «flat tax». Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti ha detto che flat tax e pace fiscale «arriveranno, in modo equilibrato e nel rispetto del contratto di governo» cittadinanza e flat tax, anche per le imprese, con l’estensione del regime forfettario per le partite Iva.
Alla prima rottamazione avevano aderito 1,6 milioni di contribuenti, da cui sono già arrivati versamenti per 6,5 miliardi di euro. Altri 1,7 miliardi dovrebbero arrivare con il pagamento dell’ultima rata della definizione agevolata, che cade il prossimo 31 luglio (per un gettito di 8,2 miliardi, uno più del previsto). L’attesa della nuova sanatoria sui debiti fiscali potrebbe aver avuto un impatto anche sulle ultime scadenze della prima rottamazione.
A ogni buon conto l’operazione avviata dal governo Pd non sembra aver risolto il problema del contenzioso. Circa metà dei contribuenti che avevano rottamato cartelle per oltre 100 mila euro, una volta aderito, non ha pagato. E tornerà presto a subire le azioni di recupero dei crediti da parte degli agenti della riscossione.
Anche per la rottamazione bis, come prevede la legge, si potrà scegliere quali debiti pagare tra quelli ammessi. Sul sito Internet dell’agenzia ci sarà un’applicazione in grado di generare i bollettini per i pagamenti, escludendo i debiti che non si vogliono rateizzare. Sapendo che anche per questi debiti, a settembre o poco dopo, il Fisco tornerà a battere cassa. Sempre che non arrivi nel frattempo la «pace fiscale».