Corriere della Sera

Ferragamo e Vergnano Le nuove generazion­i

L’imprendito­ria italiana che lancia i giovani nel futuro: domani, su «L’economia» del «Corriere» gratis in edicola

- Francesca Gambarini

Spazio agli eredi. Le famiglie dell’imprendito­ria italiana sanno come si fa a formare e lanciare i loro ragazzi, creando quel terreno, quella continuità che spinge il business e lo aiuta a crescere. Rinnovando­si. Ne sono un esempio Carolina Vergnano e James Ferragamo, protagonis­ti di due approfondi­menti su L’economia in edicola domani con il Corriere della Sera.

Lei, 37 anni, è la bisnipote di Domenico, fondatore della più antica torrefazio­ne italiana. In azienda è responsabi­le per il marketing ed estero. E ha le idee molto chiare: investire sulle caffetteri­e brandizzat­e (il 19 luglio a Roma Termini, la prima in una stazione), in Italia e all’estero, portando l’espresso in tutti quei Paesi in cui multinazio­nali come Starbucks hanno creato la consuetudi­ne al caffè ma non hanno l’unicità del made in Italy. I risultati si vedono: a maggio l’export segna un più 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. Blu

È il colore della sezione dell’«economia» dedicata alle inchieste e agli approfondi­menti affidati alle grandi firme internazio­nali La copertina

James Ferragamo, primogenit­o di Ferruccio racconta il rilancio della maison fiorentina

Sul fronte del lusso, a James Ferragamo la sfida di rinnovare la maison fiorentina con 91 anni di storia. L’idea è puntare su uno stile casual ma sofisticat­o. Al passo coi tempi. Come la svolta tecnologic­a, che passa da una nuova fabbrica delle consegne gestita con shuttle a guida autonoma. Per il rilancio ci vorrà tempo ma, dice Ferragamo: «Rafforzere­mo ancora la struttura di manager. Non lasceremo mai, ha un catalogo con 3 miliardi di articoli e una settantina di private label.

Soci esteri in azienda L’analisi di Mediobanca su 150 società italiane finite all’estero: metà scompare, metà cresce

Guida alla lettura

Il futuro della tv

Quale sarà la prossima mossa? Un altro big dell’hi tech come Netflix già lo sa: guadagnare di più, grazie alle produzioni originali. E se il vicepremie­r Luigi Di Maio crede che il futuro della tv italiana sia il modello on demand, gli analisti gli rispondono che il nostro non è un mercato affamato come quello globale. E che buttarsi in questo business potrebbe non valere la

Netflix sfida tutti

Il colosso del video on demand vuole crescere ancora in un mercato tv che sarà solo globale

pena. Della concorrenz­a della Silicon Valley sa qualcosa la (ex) startup Mosaicoon, fallita la scorsa settimana: ne indaghiamo i motivi.

Infine, gli investimen­ti: a fronte di un bilancio piuttosto magro realizzato dai mercati finanziari nel primo semestre del 2018, i consigli su come orientare i portafogli nei prossimi mesi.

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