Corriere della Sera

Il sogno spezzato

La Russia lotta, si illude e sfiora la grande impresa ma ai rigori passa la Croazia

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Paolo Tomaselli

SOCHI Dopo i rigori dell’inverno, ai russi toccano anche quelli dell’estate: in semifinale contro l’inghilterr­a ci va la Croazia, a vent’anni dall’ultima volta. Perché è più precisa dagli undici metri, anche se non è certo appariscen­te nel resto della partita. Almeno, rispetto alla sfida con la Danimarca vinta sempre ai rigori, la squadra di Dalic ha aggiustato la mira e ne sbaglia solo uno. Mentre il suo portiere Subasic para ancora, anticipand­o vistosamen­te il movimento del rigorista: sarà per questo che Mario Fernandes calcia malissimo a lato il rigore che condanna i russi? Tocca al migliore in campo, Rakitic, spegnere le luci della festa russa e far sognare comunque in grande la Croazia: i mezzi per far meglio in semifinale contro una squadra come l’inghilterr­a, meno chiusa, ci sono. Ma serve un salto di qualità, anche atletico, che non è facile fare in pochi giorni.

La Russia è comunque piuttosto diversa da quella tutta sigillata in difesa vista contro la Spagna. Anche perché i croati fanno possesso palla, ma senza la giusta continuità. E anche loro soffrono la corsa costante dei ragazzi di Cherchesov. Il clima aiuta doppiament­e la squadra di casa: perché lo stadio a forma di conchiglia in riva al Mar Nero è carico di elettricit­à e stavolta, rispetto ad altre serate, non fa nemmeno così caldo. Dopo mezzora di lotta per il territorio, in cui il fallo sistematic­o russo non viene mai punito con un giallo dall’arbitro Ricci, Cheryshev inventa un gran gol, dopo una ampia triangolaz­ione con Dzyuba con i croati fermi a guardare. Il sinistro da fuori area del giocatore cresciuto, non solo calcistica­mente, in Spagna, è bellissimo.

Ma la Croazia, appena trova un po’ di spazio colpisce a sinistra: Mandzukic prende di sorpresa la difesa russa, dopo un recupero di Perisic, va sul fondo e aspetta l’inseriment­o di Kramaric in mezzo a quattro difensori. Il colpo di testa dell’attaccante dell’hoffenheim è un gioco da ragazzi. Molto più dura si rivela la gestione della partita da parte degli uomini di Dalic che – non solo in teoria - hanno giocatori di maggiore qualità.

Ma la Russia compensa tutti i suoi difetti con un’energia cinetica che se fosse collegata all’impianto dello stadio farebbe risparmiar­e sulla bolletta della luce. Ripartire in attacco è merce rare, ma non solo per i russi. L’unico grosso pericolo arriva nella ripresa, con un palo di Perisic.

Dalic non perde il filo del gioco e inserisce Brozovic e Kovacic per stanare la Russia. Il gol sembra arrivare al momento giusto, con un colpo di testa di Vida al termine del primo tempo supplement­are. Lo stadio si sgonfia, ma solo per un attimo, perché Cherchesov lo ricarica con ampi gesti delle braccia. La sua Russia non molla mai. E si regala ancora l’ultimo sogno: Dzagoev, il ragazzo di Beslan, calcia una punizione da destra e Mario Fernandes, il brasiliano che in Russia ha ritrovato se stesso, segna di testa, da centravant­i consumato, l’incredibil­e 2-2. Proprio lui però calcia un rigore spento, che esce sul fondo. Mentre al primo tentativo Smolov si era fatto parare una sottospeci­e di cucchiaio. Akinfeev stavolta di rigore ne para solo uno. L’architetto Rakitic chiude il cerchio. E lì dentro adesso per la Croazia resta solo l’inghilterr­a.

 ??  ?? Sigillo Ivan Rakitic ha appena messo a segno il rigore decisivo. La Croazia raggiunge per la seconda volta la semifinale: affronterà l’inghilterr­a (Getty Images)
Sigillo Ivan Rakitic ha appena messo a segno il rigore decisivo. La Croazia raggiunge per la seconda volta la semifinale: affronterà l’inghilterr­a (Getty Images)
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(Afp) Rimpianto Una tifosa russa

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