Henry re di Francia è l’arma del Belgio «Insegna a far gol»
Snobbato da Deschamps, è il vice di Martinez
Bomber
● Thierry Henry, 40 anni, è stato uno dei migliori bomber del calcio europeo e ha segnato 284 gol in carriera ● Henry ha giocato con Monaco, Juve, Arsenal, Barcellona e New York Red Bull SOCHI Romelu Lukaku, gigantesco centravanti del Belgio e del Manchester United, per un certo periodo da ragazzino aveva a stento da mangiare, figuriamoci la pay tv. E una cosa che lo faceva imbestialire era non poter vedere i gol di Thierry Henry in Premier League: quando sentiva i compagni di scuola ad Anversa che ne parlavano, fingeva di sapere come fossero andate le cose. «Ma adesso sono accanto alla leggenda, imparo da lui ogni giorno in Nazionale e mi dice tutto su come involarsi negli spazi, come faceva lui: con Thierry non si scherza!».
Dal vivo è davvero tutta un’altra cosa. Perché Titì, vice allenatore di Roberto Martinez, è uno dei (tanti) segreti del successo del Belgio, dopo esserlo stato sul campo per la Francia, di cui è il miglior realizzatore di sempre, con 51 gol in 123 partite. Martedì in semifinale a San Pietroburgo l’ex bomber dei Bleus sfida il suo passato e l’ex compagno Deschamps, in uno degli incroci più intensi di questo Mondiale. Per l’importanza che ha avuto Henry nella rinascita (e nell’esportazione) del calcio francese. E per quella che ha ora coi Diavoli Rossi.
Lui, così riservato da essere considerato altero, adesso si agita, urla e sbraccia in panchina come un ossesso, con quella folta barba nera che lo rende ancora più riconoscibile. E oggi più che mai in Francia si chiedono come mai un uomo simbolo stia dall’altra parte della barricata, per giunta a casa dei vicini che nelle barzellette parigine hanno sempre il ruolo dei più tonti. Lo spagnolo Martinez lo ha chiamato, mentre Deschamps non ci ha nemmeno pensato, anche perché le due personalità non sarebbero state compatibili: «Sarà un’esperienza molto interessante per lui, molto interessante — aveva tagliato corto Didì dopo aver saputo del debutto in uno staff tecnico dell’ex compagno —. I nostri attaccanti? Fanno già gol…».
«Per noi ha un ruolo enorme — dice invece Martinez — perché Henry ha sempre quel perfezionismo che lo rendeva uno dei giocatori più forti del mondo. In più ha l’esperienza